Vico Pergola all’Avvocata è una delle tante strade che ramifica un labirinto di vicoli che si intersecano tra Corso Garibaldi e via Rosaroll, a due passi da Forcella e dal Rione Amicizia e anche dalla stazione centrale e dal mercato della Maddalena, dove pochi giorni dopo l’incipit del 2017 una pioggia di proiettili ha sanato i conti tra la camorra e gli ambulanti di colore che si rifiutavano di pagare il pizzo, ferendo ad un piede una bambina.
E’ proprio in quel vicolo, uno dei tanti che si confronde tra il trambusto del caos cittadino e le angherie della malavita che si è registrato l’ultimo agguato di camorra a Napoli.
Un agguato che è costato la vita a due persone: Eduardo Amoroso e Salvatore Dragonetti. Un doppio agguato, che fa seguito al ferimento di un cittadino tunisino appena tre giorni fa.
Il movente del duplica omicidioè il controllo del Borgo di Sant’Antonio, ovvero, il celeberrimo “buvero”.
Una terra di mezzo, al confine con il rione simbolo del potere dei Giuliano e dei Mazzarella, più di recente tramutato in una trincea dalle “paranze dei bimbi”, ovvero, i Buonerba e i Sibillo, mentre in linea d’aria s’intercetta l’area di competenza territoriale dei Contini, un clan amputato da condanne e sequestri e dala conseguente carcerazione dei capi Eduardo Contini, Patrizio Bosti, Ettore Bosti.
Gli omicidi di Amoroso e Dragonetti potrebbero portare proprio al firm dei Contini che potrebbero tentare una “scalata al potere” a seguito della rottura degli equilibri commerciali stabiliti per la gestione del flusso di denaro delle bancarelle del “buvero”. Scarcerato da poco, Amoroso potrebbe aver pestato i piedi proprio ai Contini, al punto da istigarli a mettere a segno l’agguato che gli è costato la vita.
Al vaglio degli inquirenti anche la pista di una possibile vendetta interna, dettata da ragioni economiche: non avrebbe fatto girare i soldi della cassa comune (i proventi delle estorsioni), alimentando malumori e disappunto tra le leve del clan amico.
Il movente che ruota intorno al duplice omicidio di stampo camorristico, in ogni caso, sembra ricondurre a dissidi insorti per ragioni di carattere economico, provocati da Amoroso e Drogonetti, sempre e comunque per ridefinire le regole nelle estorsioni tra i commercianti di uno dei mercati più celebri e popolari della città di Napoli.
Due omicidi, che maturano 48 ore dopo il ferimento di un cittadino extracomunitario, un 35enne di origini tunisine raggiunto da colpi di arma da fuoco nei pressi di Porta Capuana. Un duplice omicidio che fa seguito alla spedizione punitiva contro un immigrato.
Le vittime dell’agguato, Edoardo Amoroso di 52 anni e Salvatore Dragonetti di 44 anni, erano vicini al clan di Forcella, Dragonetti era sposato con una donna dal cognome pesante<. Giuliano.
I killer, entrati in azione intorno alle 17 in una strada frequentatissima, hanno sparato circa 20 proiettili non lasciando scampo ai due. Secondo quanto emerge da fonti investigative sarebbero almeno due i killer che facevano parte del commando che ha commesso il duplice delitto.