Due studentesse statunitensi hanno denunciato alla polizia di avere subito una violenza sessuale da parte di due carabinieri in servizio.
Secondo la ricostruzione fornita dalle due studentesse americane attualmente a Firenze, le due donne hanno conosciuto i militari nei pressi di un locale notturno. I carabinieri, con l’auto di servizio, si sono offerti di riaccompagnarle a casa, dove si sarebbe consumata la violenza.
Le due ragazze, che sono a Firenze perché iscritte ai corsi di una celebre università americana, sono state subito portate in ospedale e visitate. Gli investigatori della squadra mobile e il Reparto operativo dei carabinieri stanno cercando riscontri al loro racconto dall’analisi delle telecamere del centro e dagli accertamenti che la polizia scientifica sta facendo sugli abiti indossati dalle due studentesse.
Le studentesse, ascoltate separatamente, hanno confermato le accuse e fornito una versione non contraddittoria. I due militari risultano indagati. La scientifica ha confermato la presenza di tracce biologiche compatibili con un rapporto sessuale che sarebbe avvenuto nell’androne del palazzo.
La procura di Firenze ha aperto un fascicolo per violenza sessuale. Altre tracce biologiche sono state rilevate nel percorso tra l’ingresso del palazzo fino nell’appartamento delle due 21enni. L
L’auto dei due militari indagati, un appuntato scelto e un carabiniere scelto, potrebbe aver sostato per circa 20 minuti davanti al palazzo del centro storico in cui vivono le giovani. Il dato emerge dalle immagini di due telecamere di sicurezza vicino all’immobile: la prima ha ripreso l’arrivo della vettura, mentre l’altra la sua uscita dalla zona. Non ci sarebbero invece telecamere nella piazzetta dov’è collocato il palazzo.
Le ragazze sono state accompagnate all’ospedale fiorentino di Torregalli, dove è stato attivato il codice rosa, il percorso predisposto nei casi di violenze su soggetti deboli, ed è intervenuta anche una psicologa. Le due giovani sono state anche sottoposte all’alcoltest e al narcotest e sarebbero risultate positive, circostanza che potrebbe aggravare la posizione dei militari, perché le ragazze sarebbero state in condizione di minorata difesa.
Anche la procura militare di Roma ha aperto un fascicolo sulle presunte violenze sessuali. Lo ha confermato il procuratore militare, Marco De Paolis, precisando anche “al momento di tratta di atti relativi al fatto”.
“Gli accertamenti sono ancora in corso, ma risulta una qualche fondatezza rispetto alle accuse che vengono mosse” contro i carabinieri. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, aggiungendo che “si tratterebbe, e il condizionale è d’obbligo, di un episodio gravissimo. Lo stupro è sempre grave, ma è di gravità inaudita se commesso da carabinieri in uniforme”.
Dopo la denuncia delle due ragazze, il console generale Usa a Firenze, Benjamin Wohlauer, ha incontrato il questore di Firenze Alberto Intini. Il colloquio tra il diplomatico ed il questore è durato poco meno di un’ora e il console ha lasciato la questura senza fare dichiarazioni. Firenze è una delle città italiane con la maggiore concentrazione di sedi di università americane, alle quali si aggiungono le numerosissime scuole di lingua italiana per stranieri.
Le due giovani hanno ripercorso e ricsotruito, co l’aiuto di psicologi, i fatti avvenuti durante quella sera, all’uscita della discoteca. A riportare le loro parole è Il Corriere della Sera. “Arriviamo a casa e i carabinieri parcheggiano l’auto e si offrono di accompagnarci al piano”. Poi le strade delle ragazze si dividono: una entra in ascensore e lì, come denuncia, viene violentata; l’altra per le scale subisce l’abuso. Su scale e in ascensore restano le tracce biologiche, mentre la gazzella risulta in sosta per 23 minuti. E il legale delle giovani precisa: “Non hanno polizze anti-stupro”.”Nessuna delle due ragazze americane” che hanno denunciato di aver subito violenza sessuale da due carabinieri a Firenze “ha stipulato una polizza anti-stupro”. Lo ha precisato l’avvocato Gabriele Zanobini, che difende una delle due giovani statunitensi a proposito di alcune notizie di stampa. “Le ragazze – ha spiegato il legale – non hanno nessuna assicurazione anti-stupro, ma soltanto una generica assicurazione che di prassi le università americane stipulano per i loro studenti che si recano all’estero”. “E’ una polizza che riguarda il furto e le rapine e altri tipi di danni, ma loro neppure erano a conoscenza di questa cosa. Non lo sapevano proprio”, ha precisato.