Pianura (Napoli), 12 dicembre 1994 – Palma Scamardella è una donna di 35 anni, madre di una bambina di 15 mesi e nipote di Domenico Di Fusco, “Mimi’ uocchie ‘ e brillante”, fedelissimo dei fratelli Lago, famiglia camorristica attiva nella periferia ovest della città.
Le palazzine abitate da zio e nipote, in via Cannavino a Pianura, periferia di Napoli, sono adiacenti. Palma Scamardella era sulla scala esterna della sua abitazione, nascosta dal fogliame, sono le due del pomeriggio quando i sicari entrano in azione per uccidere Di Fusco, hanno scorto una sagoma che si muoveva e hanno premuto il grilletto.
Quei proiettili non raggiungono il reale obiettivo dell’agguato, ma una pallottola ha colpito la donna alla testa.
Sedici anni dopo la morte di Palma, nel 2010, nasce l’associazione a lei intitolata con la speranza, non solo di tener vivo il ricordo della giovane donna, ma anche, di poter concretamente aiutare chi ne ha bisogno. Dal 2012, infatti, l’associazione ha istituito una borsa di studio rivolta agli studenti più meritevoli dell’Istituto Comprensivo ‘Giovanni Falcone’ di Pianura.
Nello stesso istituto, nel 2013, l’associazione istituisce la ‘Biblioteca della Legalità’ dedicata alla memoria di Palma, così come lo sono le aiuole di via Comunale Cimitero inaugurate con l’aiuto e la partecipazione dell’associazione ‘Le voci di Gigi e Paolo’ in occasione del 18° anniversario della scomparsa della giovane mamma di Pianura.
Mentre nel 2014 è stata istituita la ‘Casa della Cultura e dei Giovani – Pianura H24’, una struttura che presenta al suo interno diversi servizi utili alla cittadinanza. Una sala della Casa è interamente intitolata al ricordo di Palmina.
La figlia di Palma, Emanuela, oggi poco più che ventenne, tiene costantemente vivo il ricordo della madre grazie al Coordinamento Campano dei Familiari delle Vittime Innocenti della Criminalità.