Una notte piuttosto animata alla quale ha fatto seguito una mattinata piuttosto turbolenta per i condomini della scala C della palazzina gestita dall’Iacp in via Louis Armstrong, nel Rione Incis di Ponticelli.
Intorno alla mezzanotte di sabato 7 luglio, una giovane donna e un uomo, con due bambini, di cui uno di pochi mesi, si sono introdotti in un appartamento ubicato al primo piano, arrampicandosi dalla veranda della cucina e hanno subito cercato di manomettere la serratura della porta, con il chiaro intento di impedire l’accesso al legittimo assegnatario che da diverso tempo non frequentava abitualmente l’abitazione. L’uomo, di recente, si recava sporadicamente in quella casa, rendendola di fatto non abitata per lunghi periodi. Un dettaglio che non sarà sfuggito all’occhio vigile di qualcuno che potrebbe aver segnalato l’abitazione alla coppia che durante la notte l’ha occupata con le maniere forti.
Diversi inquilini del palazzo sono stati messi in allerta dai rumori provenienti dall’abitazione e dai cani che abbaiavano per segnalare la presenza di estranei e temendo che si trattasse di ladri, gli hanno intimato di andar via. Quando hanno capito cosa stesse realmente accadendo hanno allertato immediatamente la polizia municipale che ha inviato una pattuglia sul posto che rilevata la presenza dei due bambini, non ha potuto fare altro che avviare la denuncia di occupazione abusiva, come previsto dalla legge in questi casi.
Stamane, la famiglia che abita nell’appartamento accanto a quello occupato durante la notte è stata aggredita prima verbalmente e poi con qualche “spintone di troppo”, oltre che insultata e minacciata.
Quando “l’inquilina regolare” ha aperto la porta, la madre della ragazza che ha occupato abusivamente l’appartamento durante la notte, ha iniziato ad inveire pesantemente contro di lei, chiedendole cosa avesse da guardare e asserendo di essere “la proprietaria di casa”, le ha poi più volte intimato di rientrare in casa e farsi gli affari suoi, con fare sempre più violento e minaccioso. Proprio in quel momento, il marito, uscito per andare a fare la spesa, stava rientrando e si è visto aggredire dalla donna che ha quindi rivolto esplicite e reiterate minacce ad entrambi i coniugi, cercando di innescare la reazione violenta dell’uomo, con il chiaro intento di farsi aggredire.
Immediato l’intervento dei carabinieri della compagnia di Poggioreale che giunti sul posto hanno assistito alla “solita” sceneggiata che, nell’ossequioso rispetto di un antico e consolidato rituale, viene puntualmente proposta in casi come questo: la giovane ha iniziato a piangere e ad elencare le sue disgrazie e le sue sventure, oltre al suo stato di indigenza, facendo ampiamente leva sulla presenza dei minori, nonostante la madre, anche nel vedere sopraggiungere i militari dell’arma, abbia reagito con violenza.
I carabinieri hanno spiegato alla giovane che è destinata ad abbandonare quell’appartamento e che in nessun modo potrà evitare la denuncia consequenziale all’occupazione abusiva dell’abitazione.
Una situazione che ha generato forti proteste e diffuso malcontento tra i residenti in zona, stanchi di vedere “i soliti furbetti” appropriarsi in maniera indebita di abitazioni, facendosi scudo dei bambini, perchè consapevoli che questo non permette alla forze dell’ordine di procedere allo sgombero forzato.
Inoltre, molti legittimi assegnatari delle case dell’Iacp del Rione Incis di recente hanno riscattato le loro abitazioni, comprandole. Un dettaglio tutt’altro che trascurabile e che impensierisce non poco chi vive nel rispetto delle regole e rivendica il diritto di vedere applicata la legge, senza alcuna eccezione. Il timore generale, infatti, è che questo modus operandi possa essere esteso anche alle case abitate, laddove i proprietari dovessero allontanarsi, soprattutto adesso che incombono le vacanze estive.
Inoltre, non si tratterebbe di un caso isolato, secondo quanto denunciano i residenti in zona: un’altra abitazione, situata al secondo piano dello stesso edificio è già stata occupata di recente, in seguito alla morte del legittimo assegnatario, in assenza di eredi. La casa rimasta quindi disabitate è stata immediatamente occupata abusivamente da un’altra famiglia. Nonostante le reiterate denunce, l’Istituto Autonomo Case Popolari di Napoli, non ha battuto ciglio, nè per provvedere all’allontanamento degli occupanti senza titolo nè per regolarizzarne la posizione.
Tapparelle serrate, solo una alzata a metà, dalla quale si scorge una borsa appesa alla maniglia della finestra: si presenta così l’appartamento da poche ore occupato. Qualcuno, di tanto in tanto, si affaccia alla finestra per monitorare la situazione, mentre durante la mattinata la giovane ha ricevuto anche la visita di qualche parente.
In virtù di quanto accaduto stanotte, la cittadinanza locale ha manifestato viva solidarietà e vicinanza alla famiglia vittima di minacce ed insulti da parte degli occupanti abusivi e chiede a gran voce un intervento celere ed efficace da parte di chi dispone dell’autorità necessaria per lanciare un segnale forte e chiaro a coloro che pensano di poter rivendicare con le cattive maniere il diritto alla casa, infrangendo la legge e a discapito di chi, invece, anche a fronte di una condizione di disagio e di povertà, seguita a vivere nel rispetto delle regole, di tutte le regole.