Ideato a Firenze nel 1919 dal conte Camillo Negroni, uno dei drink più bevuti ed apprezzati al mondo compie 100 anni. Parliamo del Negroni: il 2° cocktail più venduto al mondo e uno dei più richiesti in italia.
Negli anni ’20, il conte Negroni era solito frequentare l’aristocratico Caffè Casoni in Via de’ Tornabuoni a Firenze (locale in cui verrà trasferita in seguito l’attività del già esistente Caffè Giacosa e, più recentemente, passato fra le proprietà di Roberto Cavalli) e, per variare dal suo abituale aperitivo Americano, chiese al barman di aggiungere un po’ di gin in sostituzione del seltz, in onore degli ultimi viaggi londinesi.
Il nuovo cocktail divenne noto come l'”Americano alla moda del conte Negroni”, ovvero un Americano con un’aggiunta di gin, e in seguito prese il nome del conte che amava tanto questo drink e che ne aveva legittimato la nascita.
Il Negroni è un cocktail alcolico, classico ed intramontabile aperitivo per antonomasia, che deve tutto al conte, appassionato viaggiatore e poliglotta. Intorno agli anni’ 20 frequentava il Caffè Casoni di Firenze ed era stanco del solito aperitivo, l’ Americano, allora chiese al barman Fosco Scarselli, una spruzzatina di Gin in sostituzione del seltz, in onore agli ultimi viaggi che aveva fatto a Londra.
Seppure il negroni sia un evergreen intramontabile in materia di drink-aperitivi made in Italy, nel corso degli anni ha ispirato molteplici variazioni, tra le quali la più famosa ed apprezzata è senz’altro il Negroni sbagliato: un cocktail creato nel Bar Basso di Milano negli anni sessanta dal bartender Mirko Stocchetto e che differisce dal classico Negroni amaro fiorentino per la presenza dello spumante brut, che sostituisce il gin. Il drink diventa così più leggero grazie alla minore presenza alcolica.