Credevamo fosse una bufala eppure è successo davvero.
Il 5 Novembre, il Ministero degli Interni ha emanato una direttiva, in cui si vieta l’utilizzo di qualsiasi tipo di arma sulle scene cinematografiche.
Possiamo dimenticare di vedere pistole e fucili, e cancellare dalla nostra mente il ricordo delle eccitanti sparatorie. Allora, cari amanti della suspense, preparatevi ad ammirare i vostri idoli con pistole giocattolo perché, il governo ha ritenuto che fosse necessario bloccare questo tipo di sceneggiatura.
Ciò che si teme è che queste armi vengano rubate, portate al di fuori di quei contesti e quindi utilizzate per altri scopi. Il risultato di tale iniziativa, non lede solo gli amanti di questo genere di film o fiction ma, crea dei problemi sotto diversi punti di vista.
Innanzitutto, eliminando questo genere di attrezzatura dalle scene, saranno automaticamente licenziati coloro che lavorano con questi materiali. Perché, dietro alle cosiddette armi di scena, ci sono persone che si occupano di rendere tutto quello che vediamo in tv realistico, legale e sicuro.
Un tempo, queste armi, erano capaci di sparare.
Ma, gli armaioli professionisti attraverso degli accorgimenti, come l’inserimento di una specie di chiodo nella canna, riescono a rendere la fiammata credibile e, al tempo stesso, evitare l’espulsione del proiettile.
In questo periodo poi, stanno girando molte fiction e film d’azione.
Queste riprese sono state bloccate, per evitare che le armi vengano sequestrate, ma gli addetti non conoscono la durata del blocco.
Un’altra delle conseguenze dovute a questa normativa, si presenterà a febbraio, quando, proprio qui in Italia, saranno girate delle scene del nuovo 007. Si prevede che, le perdite economiche saranno ingenti sia a livello nazionale che internazionale.
Eppure, serie televisive come Squadra Antimafia, Gomorra, Romanzo Criminale, avevano incrementato i guadagni per il reparto tecnico armi e effetti speciali.
Ora invece, sarà tutto bloccato.
Situazioni simili, sono impensabili in Paesi come la Gran Bretagna e la Francia.
Invece, in Italia, è accaduto.
Dunque, se il ministro Angelino Alfano, non dovesse cambiare idea, dovremmo abituarci all’idea di vedere Gennaro Savastano, non più “senza pensieri“, ma “senza pistola“; Salvatore Conte, aprirà un negozio di sigarette elettroniche; Squadra Antimafia terminerà con un bel “Peace & Love” e il commissario Montalbano andrà in pensione.