Dopo Papa Francesco (scelto nel 2013), la rivista statunitense Time, ha eletto come personaggi dell’anno gli “Ebola fighters“, ovvero i medici impegnati nella lotta contro questo terribile virus.
A deciderlo è il capo redattore della rivista, Nancy Gibb che scrive: “Il resto del mondo può dormire tranquillo la notte perché un gruppo di uomini e di donne ha la volontà di resistere e combattere. Per i loro instancabili gesti di coraggio e pietà, per aver dato al mondo il tempo necessario a rafforzare le proprie difese, per aver rischiato, per aver persistito, per essersi sacrificati ed avere salvato vite umane, gli ‘Ebola fighters’ sono le Persone dell’anno 2014 per Time”.
Si parla infatti, del personale medico che, si trova in prima linea nella lotta contro il virus, pagando un prezzo molto pesante.
Sono medici, infermiere e altri volontari impegnati ad assistere i malati in Africa occidentale. Le zone più colpite sono Liberia, Sierra Leone e Guinea dove il numero delle vittime ammonta a 6.331 su un totale di 17.800 casi di infezione.
Per comprendere il coraggio dei volontari, basta pensare al fatto che, il virus si trasmette attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei dei pazienti i quali, sono colpiti da sintomi come febbre e vomito. Nonostante ciò, il personale medico continua imperterrito la sua missione, non curandosi dei rischi.
La Casa Bianca, ha elogiato la scelta del Time e ha dichiarato: “Sono uomini e donne che meritano il riconoscimento internazionale”.
Intanto, in Italia, le condizioni cliniche del medico di Emergency, ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma dal 25 novembre scorso, per aver contratto l’ebola in Sierra Leone, sono migliorate. Sull’ultimo bollettino medico si legge: “Il paziente respira spontaneamente, senza necessità di supporto ventilatorio. Interagisce con gli operatori e risponde a stimoli verbali.” A dare la notizia è il Ministero della Salute che però, continua a mantenere il paziente in prognosi riservata.