Come tristemente e puntualmente accade, all’alba del primo giorno dell’anno, siamo tenuti a stilare il bilancio dei feriti, mutilati e lacerati dall’esplosione dei botti.
La festa che finisce in tragedia, consegnando amputazioni e danni permanenti capaci di sancire un nuovo e tragico inizio: non di un nuovo anno, ma di una nuova vita, irrimediabilmente segnata da qui labili e feroci attimi.
Stamani il bollettino di guerra delle vittime dei fuochi d’artificio annovera 46 nomi, quasi tutte in modo lieve, in molte zone della città. Sale invece a 71 il numero totale delle persone ferite dai botti in Campania. Grande lavoro per tutta la notte dei vigili del fuoco, i cui telefoni sono andati in tilt per le numerose richieste ricevute.
L’emergenza maggiore si è verificata a Barra, in via Protopisani, dove un ordigno esplosivo – presumibilmente un pacco colmo di potenti petardi – è deflagrato all’interno di un palazzo provocando il crollo dell’androne dello stabile.
Due fratelli sono rimasti feriti, medicati per le ustioni, uno è stato dimesso con una prognosi di venti giorni, l’altro ne avrà per sei giorni, mentre una terza persona che abita dello suddetto palazzo, ha riportato danni alle orecchie. Lo scoppio ha divelto il cancello d’ingresso e ha provocato l’esplosione di alcune finestre, arrecando danni finanche ad un palazzo vicino e a diversi veicoli parcheggiati nelle vicinanze. Dopo gli accertamenti di rito per verificare l’agibilità del palazzo e la possibilità per gli abitanti di restare nelle loro case, i vigili del fuoco hanno deciso di evacuarlo per riscontrati problemi di stabilità.
Gli altri casi più gravi, secondo la Questura, sono quelli di un 37enne ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Giovanni Bosco e di un bimbo di 10 anni in prognosi riservata per una ustione agli occhi. Mentre è tutt’altro che chiara la dinamica che ha portato al ricovero del ragazzo, proveniente dalla zona di Poggioreale, per gravi lesioni addominali e che tuttora versa in prognosi riservata, non ci sono dubbi sull’evento che ha sancito la probabile perdita un occhio per un bambino di 10 anni, residente a Secondigliano.
Il bimbo, attualmente è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, ha riportato delle ferite agli occhi, provocate dall’esplosione di un fuoco pirotecnico che ha reso necessario sottoporre il piccolo a un intervento chirurgico che, tuttavia, rende tutt’altro che probabile la possibilità che il piccolo non perda la vista di un occhio. Il bambino sarebbe stato colpito – secondo quanto ha riferito la madre – da un botto esploso in strada nel quartiere di Secondigliano, alla periferia di Napoli, dove la famiglia risiede in via Barbiere di Siviglia. Poco dopo la mezzanotte, a Villaricca, durante i festeggiamenti, un 46enne è stato ferito di striscio da un colpo di pistola alla gamba. Il fatto sarebbe accaduto mentre l’uomo era affacciato al balcone della sua abitazione per festeggiare l’arrivo del nuovo anno quando all’improvviso ha sentito un forte dolore alla coscia. Sul caso indagano le forze dell’ordine.
Altre due persone, durante la notte, sono state trasportate al nosocomio giuglianese. Una donna di 45 anni è stata medicata per delle schegge alle mani a seguito dello scoppio di un grosso petardo, mentre un 40enne è stato ferito al volto, sempre a causa di un botto di fine anno. E non poteva mancare, per salutare il 2014, il solito rogo di rifiuti. L’incendio è divampato sulla Circumvallazione esterna al confine tra Giugliano e Qualiano, nei pressi del campo rom. I vigili del fuoco sono riusciti in due ore a spegnere le fiamme e evitare che il rogo si potesse estendere.
Un bilancio, fin qui, tutt’altro che rincuorante accoglie il nuovo anno.