Doveva essere l’inverno più freddo del secolo e quanto visto fin qui non ha deluso le aspettative.
Quello appena trascorso è stato un Capodanno inedito per il Meridione, all’insegna di gelo, neve, disagi.
Non siamo un popolo geneticamente predisposto al freddo e quanto verificatosi nel corso delle ultime ore lo certifica in maniera inconfutabile. Aeroporti chiusi e treni in ritardo, alcuni quartieri di Napoli, per effetto delle tubature ghiacciate dalle temperature sotto zero, sono rimasti senza acqua. La stessa Salerno, totalmente imbiancata, ha registrato disagi in tutta la provincia. Vigili del fuoco e protezione civile sono stati chiamati agli straordinari, in molti comuni della provincia le auto sono rimaste bloccate e le abitazioni prive di acqua, proprio come a Napoli.
Gelo con bufere di neve sulla Sila e in Aspromonte hanno caratterizzato la notte di Capodanno anche in Calabria. Temperature ancora rigide e vento forte in tutta la regione. A Lorica c’è circa mezzo metro di neve e il termometro segna – 6 gradi, qualche grado in meno dei – 9 registrati ieri. Analoga situazione a Camigliatello (-5). Colonnina di mercurio abbondantemente sotto lo zero anche a Gambarie (-4) e sul Pollino con tetti imbiancati ad Alessandria del Carretto.
Il rialzo delle temperature e il cielo sereno, o parzialmente sereno, su tutta la Puglia, stanno lentamente segnando il ritorno alla normalità nella viabilità, dopo le nevicate di ieri. Permangono, però, situazioni di criticità causate dalla presenza di ghiaccio su vaste aree delle province di Foggia (in particolare Gargano e Subappennino dauno), Bari (soprattutto al confine con la Basilicata e nella zona dei trulli), Bat (Murgia) e Taranto. Su queste strade è ancora obbligatoria la circolazione con catene o pneumatici invernali.
Imbiancate persino Malta, Lampedusa e Pantelleria, oltre che le zone più meridionali della Sicilia, dove non nevicava da oltre 80 anni.
Ha nevicato anche in Sardegna, persino a Cagliari, e in tutta la Sicilia con accumuli a Palermo, Trapani, Messina, Siracusa, Ragusa, Enna, Caltanissetta e Agrigento, senza accumuli a Catania. Nevicata straordinaria a Taormina, oltre che a Modica.
In Calabria, invece, le zone fortunate sono state, oltre a quelle interne di montagna, lo Stretto di Messina e Reggio Calabria, – che con 0°C ha eguagliato il suo record storico assoluto di freddo degli ultimi 130 anni – le zone più occidentali del basso Tirreno (Palmi nel reggino, Tropea e Capo Vaticano nel vibonese) e alcune zone ioniche del reggino la scorsa notte, anche se alla fine qualche fiocco s’è visto anche a Cosenza e nella Valle del Crati. Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia come la Sicilia: con la neve su tutto il proprio territorio regionale.
Nevicate anche lungo le isole del Canale di Sicilia: si sono imbiancate sia Malta che Lampedusa e Pantelleria, fenomeno questo più unico che raro. Dopotutto la neve è arrivata copiosa persino in Tunisia.
Le temperature, tuttavia sono destinate ad aumentare, dopo l’ondata di gelo e neve che ha colpito soprattutto il Sud, sopraggiungeranno, dunque, condizioni climatiche in prevalenza stabili e soleggiate.