Alla fine l’ha spuntata lui: Maurizio Sarri.
Nessuno avrebbe mai sospettato che l’ex tecnico dell’Empoli sarebbe stato l’erede di Rafa Benitez sulla panchina del Napoli, ma il rifiuto di Emery e le impossibilità circa Montella e Mihajlovic, hanno portato il presidente Aurelio De Laurentiis a vivare sul tecnico di origine campane, ma cresciuto a Figline, in Toscana.
La voce circa l’interessamento del Napoli su Sarri circolava da qualche giorno e la foto postata dallo stesso tecnico sui social che ritraevano la stanza dell’Hotel Vesuvio del capoluogo campano con la scritta “waiting” è stato più che un segnale chiaro e preciso: la scelta stava ricadendo decisamente su di lui. Biennale da 1.4 milioni di euro dovrebbe essere l’offerta che nell’incontro di oggi AdL presenterà a Sarri che potrà dunque iniziare una nuova avventura.
L’emozione del tecnico è grande, tre anni fa in Lega Pro e da lunedi (giorno probabile dell’annuncio ufficiale) sulla panchina di una squadra che disputerà l’Europa League e che lotterà per le primissime posizioni della Serie A. Ma chi è Sarri? Quest’anno lo abbiamo ammirato per il bel gioco espresso dal suo Empoli composto da giovani promettenti come Rugani e Saponara, ma anche da altri giocatori interessanti, come: Valdifiori, Tonelli, Maccarone, Sepe e Mario Rui.
Il passato racconta di venti anni di esperienza calcistica e nel suo palmares una Coppa Italia di Serie D vinta con il Sansovino nel 2003, troppo poco forse?
Probabile, ma non deve certo spaventare il curriculum dell’allenatore anche perchè abbiamo visto altri curriculum più importanti non riuscire a portare a casa i risultati prefissati ad inizio stagione – vedi Benitez quest’anno. Bisognerà lasciare il tempo al tecnico di ambientarsi e di costruire il suo nuovo Napoli.
Proprio del nuovo Napoli, in queste ore, si sta parlando con De Laurentiis, sempre all’Hotel Vesuvio. Quasi certamente seguiranno Sarri due uomini del suo staff: il secondo Francesco Calzona e il preparatore atletico Francesco Sinatti, mentre per il resto dell’organico si deciderà quando sarà messo definitivamente nero su bianco.
Inizia, dunque, l’era Sarri, la sesta era da quando Aurelio De Laurentiis è al capo del Napoli e si spera che insieme all’allenatore anche il Napoli possa fare il salto di qualità che manca alla piazza dai tempi di Maradona.