Giovedì 7 luglio 2005: quattro bombe esplodono a Londra nell’ora di punta, causando la morte di 52 persone e oltre 700 feriti.
Alle 8,49 lo scoppio della prima bomba sul treno 204 tra Liverpool Street e Aldgate East, pochi secondi dopo esplode un secondo ordigno sul convoglio 216, quando il treno aveva appena lasciato la stazione di Edgware Road e una terza bomba scoppia sulla linea 311, tra King’s Cross e Russell Square. Alle 9,47 un’altra esplosione squarcia un autobus a due piani a Tavistock Square, carico di passeggeri che erano stati evacuati dalla metropolitana.
La polizia, due ore più tardi, parlerà ufficialmente di attentati terroristici attribuiti a estremisti islamici che verranno, in un secondo momento, collegati con al-Qaida.
Il Regno Unito nella giornata di oggi si ferma per ricordare, osservando un minuto di silenzio alle 11.30 ora locale, mediante diverse cerimonie, in concomitanza con un momento in cui il Paese è ancora scosso dall’attacco di venerdì 26 giugno in Tunisia, a Sousse: di cui 30 delle 38 vittime erano britanniche.
In prima linea per combattere la violenza anche una delle superstiti, che nell’attacco perse entrambe le gambe:“A cosa è servito perdere le mie gambe e ancora più importante a cosa è servita la morte di persone innocenti? – queste le parole di Gill Hicks – Non vedo nessun miglioramento dopo la terribile tragedia di 10 anni fa qui a Londra, anzi continuamo a vedere il terrorismo agire in tutto il mondo”.
Lo shock e il dolore per quella tragedia resta viva nella memoria dei londinesi, e con gli ultimi risvolti, potremmo estenderlo a tutto il mondo.
“Era come una scena di un film di guerra – racconta Stavros Marangos, pompiere – C’erano parti del corpo impossibili da identificare sparse dappertutto, teloni che ricoprivano le persone decedute. Io allora avevo finito da solo due mesi il corso di formazione di Southwark e ho dovuto assistere a questa carneficina”.
Quel maledetto 7 luglio del 2005 entrarono in azione su metropolitana e autobus di Londra 4 attentatori kamikaze, i quali si fecero esplodere durante l’ora di punta. I terroristi, di fede musulmana erano tutti cresciuti nel Regno Unito. L’attacco venne rivendicato ancora una volta da al Qaida.