Imbriani non mollare è la storia di una promessa e di un sogno, accarezzato da due fratelli, Carmelo e Gianpaolo Imbriani, e materialmente plasmato, a piccoli passi, macinando chilometri in giro per il mondo, solo da quest’ultimo.
Gianpaolo, tuttavia, non è solo: la sua storia, le immagini che raccontano l’indissolubile legame, unico e peculiare, tipico dell’amore fraterno ed ancor più i valori, gli ideali, i sentimenti di cui l’effigie di Carmelo Imbriani seguita a farsi detentrice, stanno conquistando un posto speciale nel cuore di tutti coloro che sanno spingersi ben oltre la mera apparenza insita nella grossolana osservazione di un disegno, per comprenderne la più profonda e genuina essenza.
Così è stato per i bambini del parco Merola: all’incirca un mese fa hanno avuto modo di apprendere la storia di Imbriani non mollare. Quella storia, le immagini che raccontano un viaggio in giro per il mondo, quella promessa, quel sogno, hanno conquistato un posto speciale anche nel loro cuore e nelle loro vite.
Dopo aver letto i tributi che i bambini hanno rivolto alla memoria di Carmelo e al sogno e alla promessa personificati da Imbriani non mollare, Gianpaolo Imbriani ha voluto fortemente incontrare i bambini del parco Merola.
Un incontro al quale hanno preso parte anche Anna Ferrara, delegata alla legalità del Comune di Napoli, schierata in prima linea per assicurare un futuro migliore a quei bambini; Dj Uncino, Donix e Master Prod, in rappresentanza de “La Pankina Krew”, in rappresentanza di una delle realtà musicali più solide ed apprezzate della scena partenopea, la cui storia, umana e musicale, parte proprio da lì, da quella stessa periferia, da quella stessa Napoli Est. Anche loro, dopo aver appreso la storia e il sentimento che animano e motivano il viaggio di Imbriani non mollare, desiderano supportare la causa, contribuendo a mantenere vivo il messaggio cucito nel ricordo di Carmelo.
Un incontro scalfito da un sole cocente, impreziosito dagli occhi pregni di affascinata curiosità dei bambini, suggellato da una foto-ricordo scattata a ridosso del perentorio dipinto di Jorit Agoch: “AEL. Tutt’ egual’ song’ ‘e criature”.
Una bambina che, dall’alto, osserva e veglia sull’ordinario susseguirsi della quotidianità di quei bambini e che, ieri, ha concorso ad impreziosire e non poco la di per sé magica atmosfera che ha accompagnato la concretizzazione del primo, piccolo, grande sogno cullato dai bambini del parco Merola: incontrare quel signore che per amore di suo fratello sta compiendo il giro del mondo.