• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
giovedì, 11 Settembre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Napoli: ucciso boss nel Rione Sanità

Luciana Esposito di Luciana Esposito
14 Novembre, 2015
in Cronaca, In evidenza
1
Napoli: ucciso boss nel Rione Sanità
Share on FacebookShare on Twitter

image (2)Mentre a dominare la scena mediatica sono gli orribili fatti che hanno animato ed insanguinato la notte di Parigi e l’attenzione del mondo intero è riversata sulle drammatiche e dolorose ore che tengono in ostaggio la serenità dei francesi da circa 24 ore, a Napoli si torna a sparare.

ADVERTISEMENT

La camorra non conosce né segue regole diverse da quelle dettate dai suoi stessi e diretti interessi, questo è risaputo, e quest’oggi rimarca, a modo suo, il volto più feroce e consueto assunto dalla violenza di “casa nostra”.

A cadere sotto l’assedio di plurimi colpi d’arma da fuoco è il 45enne boss del Rione Sanità, Pietro Esposito, detto Pierino, ritornato in libertà da poco più di un anno. Suo figlio Ciro detiene un macabro primato: assassinato in un agguato lo scorso 7 gennaio, il 21enne è stato il primo morto ammazzato del 2015. L’ironia del destino vuole che Ciro fu ucciso qualche decina di metri oltre il punto in cui i killer hanno ammazzato suo padre quest’oggi. Al contrario del padre, lui non morì sul colpo: gli amici lo accompagnarono di volata al Vecchio Pellegrini dove, però i medici non hanno potuto far nulla per salvarlo.

L’agguato è maturato poco prima delle 16,30 e si è consumato in una manciata di minuti: in strada ancora pochi passanti, qualche signora che approfitta della calma per anticipare gli acquisti per il pranzo domenicale.

Pietro Esposito era a bordo di uno scooter T-Max ed era diretto verso via Foria, ma, giunto in piazza Sanità, ha trovato la morte a sbarrargli la strada.

Un autentico commando di morte ha portato a compimento un’azione rapida, eseguita palesando una navigata esperienza.

“Hanno fatto un bel servizio”: così si dice a Napoli. L’uomo è morto sul colpo, raggiunto da svariati proiettili alla schiena e “il colpo di grazia” alla testa, per essere certi di non lasciare l’opera incompiuta.

Per ricostruire la dinamica dei fatti, gli inquirenti non possono basarsi su alcuna testimonianza diretta: gli investigatori devono affidarsi ai rilievi dei colleghi della polizia scientifica, perché, come da prassi, nessuno ha visto, nessuno ha sentito. L’agguato si è consumato proprio all’altezza della basilica di Santa Maria della sanità, per tutti la chiesa di san Vincenzo alla Sanità. Sul pavimento stradale di sampietrini diversi pezzi della carrozzeria dello scooter di Esposito, segno che l’azione è iniziata quando il boss era a bordo del mezzo in movimento. Ma l’uomo dev’essersi accorto che qualcosa non quadrava perché il motociclo è stato trovato appoggiato su uno dei dissuasori di sosta in granito. Pietro Esposito, a quanto pare, non era armato. D’altra parte doveva sentirsi sicuro a «casa sua» nel “suo” rione, considerando anche che il suo nemico giurato, Pasquale Sibillo è attualmente detenuto. Invece i killer erano già appostati da diverso tempo. Esposito preferisce fuggire a piedi: ed perché forse abbandona lo scooter, nella concitata disperazione che hanno contraddistinto i suoi ultimi attimi di vita ha affidato alla forza delle sue gambe l’estremo e disperato tentativo di mettersi in salvo, cercando di raggiungere uno dei vicoletti per riuscire a trovare riparo in qualche abitazione «amica». Tutto inutile: i killer avevano probabilmente previsto anche una reazione del boss. Gli sparano anche alle spalle: il corpo del boss sarà ritrovato dagli uomini della squadra mobile di Fausto Lamparelli con la faccia pigiata sul selciato stradale, le braccia accostate in maniera parallela al corpo. La mira dei killer però non può essere precisa: i movimenti rapidi della fuga del loro obiettivo costringono a esplodere diversi colpi. E non si accorgono che, sulla loro «linea di tiro», si trova Giovanni Catena, 29 anni, dipendente del pub «il Pocho», che sta raggiungendo il cassonetto per gettare l’immondizia: un proiettile lo colpisce all’addome.

I killer, ormai sicuri di aver portato a termine la loro missione di morte, fuggono via, forse in sella ad una moto.

Di sicuro, per il calibro della vittima designata, nel commando c’erano complici di appoggio, per prevenire eventuali reazioni degli uomini vicini a Esposito. Con la solita telefonata anonima vengono attivati i soccorsi: arrivano le volanti dell’Upg dei dirigente Michele Spina, con al seguito un’ambulanza del 118. Le condizioni del giovane 29enne sono critiche: dopo aver stabilizzato il ferito l’autolettiga scappa verso il pronto soccorso del vecchio Pellegrini, dove il ragazzo viene sottoposto ad un’operazione. Gli inquirenti non si sbilanciano più di tanto, ma la matrice dell’omicidio non sarebbe complicata da inquadrare, perché un arresto, sia pure eccellente, non avrebbe potuto stravolgere stravolge la geografia di due quartieri in guerra tra loro, la sanità degli Esposito e la Forcella dei Giuliano-Sibillo-Brunetti . In quella stessa piazza, all’alba del 6 settembre fu ammazzato il diciassettenne Gennaro Cesarano.

Tags: . napoliagguatobosscamorraCiro Espositopietro espositorione sanità
ADVERTISEMENT
Prec.

Attentato Parigi: Giubileo si o no?

Succ.

Cinque anni di Dieta Mediterranea UNESCO

Può interessarti

Un nuovo amore sancisce la nascita dell’alleanza tra i Formicola e i D’Amico di Ponticelli
Cronaca

Ponticelli: la separazione tra Tonino Fraulella e ‘a cipolla sancisce la rottura tra i D’Amico e le Scarallo

11 Settembre, 2025
Terremoto Amatrice, i vigili urbani di Napoli donano 18mila euro
Cronaca

Ponticelli, sequestrata discarica abusiva

11 Settembre, 2025
«Non siamo una discarica sociale»: le famiglie dell’ex Motel Agip occupano il comune per protesta contro lo sgombero
In evidenza

«Non siamo una discarica sociale»: le famiglie dell’ex Motel Agip occupano il comune per protesta contro lo sgombero

11 Settembre, 2025
Casamicciola Terme: Carabinieri interrompono serata abusiva, lido sequestrato e imprenditrice denunciata
Cronaca

Aggressione e rissa in centro accoglienza nel napoletano: denunciate tre persone

11 Settembre, 2025
Napoli, parcheggiatori nel mirino dei carabinieri: tariffa extra per foto sulla terrazza di Posillipo, 20 euro per parcheggiare a Coroglio
Cronaca

Incidente sul lavoro a Scampia: operaio cade da un cantiere, prognosi riservata

10 Settembre, 2025
Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche
Fratelli d'Italia

Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche

10 Settembre, 2025
Succ.
Cinque anni di Dieta Mediterranea UNESCO

Cinque anni di Dieta Mediterranea UNESCO

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Un nuovo amore sancisce la nascita dell’alleanza tra i Formicola e i D’Amico di Ponticelli

Ponticelli: la separazione tra Tonino Fraulella e ‘a cipolla sancisce la rottura tra i D’Amico e le Scarallo

di Luciana Esposito
11 Settembre, 2025
0

La relazione tra il boss Antonio D'Amico, attualmente detenuto, nonché fondatore dell'omonimo clan operante nel Parco Conocal di Ponticelli, e...

Terremoto Amatrice, i vigili urbani di Napoli donano 18mila euro

Ponticelli, sequestrata discarica abusiva

di Redazione Napolitan
11 Settembre, 2025
0

 Una vasta area comunale situata in via Ponticelli, nel quartiere napoletano di Ponticelli, è stata posta sotto sequestro dopo che...

Roma: sms a un amico dopo l’aborto sventa il suicidio di una 24enne

Domenica 14 settembre, a piazza del Gesù, Telefono Amico per la Giornata Prevenzione del Suicidio

di Redazione Napolitan
11 Settembre, 2025
0

  Il suicidio è una delle principali cause di morte nel mondo, ma è anche una delle più prevenibili. Parlare del...

«Non siamo una discarica sociale»: le famiglie dell’ex Motel Agip occupano il comune per protesta contro lo sgombero

«Non siamo una discarica sociale»: le famiglie dell’ex Motel Agip occupano il comune per protesta contro lo sgombero

di Redazione Napolitan
11 Settembre, 2025
0

Questa mattina, mercoledì 11 settembre, numerose famiglie residenti nell'ex Motel Agip di Secondigliano hanno occupato gli ingressi del Consiglio Comunale...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?