Avrebbe compiuto 31 anni, oggi, Ciro Esposito, il tifoso del Napoli morto in seguito agli scontri avvenuti all’esterno dello stadio Olimpico di Roma, il 3 maggio del 2014, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.
È un giorno triste per la famiglia del giovane tifoso originario di Scampia che anche quel giorno, com’era sempre solito fare quando il Napoli scendeva in campo, era partito alla volta dell’Olimpico per sostenere la sua squadra del cuore, inconsapevole del fatto che quel giorno non avrebbe mai occupato il suo posto in gradinata. Tra lui e la sua passione, quel pomeriggio, invece, si è interposta la folle mano armata della violenza omicida. Così, dopo 52 giorni d’agonia, trascorsi inchiodato in un letto dell’ospedale Gemelli, Ciro ha fatto ritorno a casa relegato in un triste feretro.
Oggi, l’associazione “Ciro Vive”, nata nel segno del suo ricordo e presieduta da sua madre, Antonella Leardi, ha organizzato il primo “Ciro Day”: un’intera giornata densa di iniziative ed eventi, arricchiti dagli interventi da parte di diverse personalità del mondo dello sport e dello spettacolo, oltre che delle istituzioni che mai hanno fatto mancare vicinanza e supporto alla famiglia Esposito.
«Ciro rappresentava la speranza. Ora Antonella con la sua testimonianza ai giovani di Napoli dà un senso di missione alla sua vita per cui Ciro non è scomparso per nulla». Con queste parole il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, intervenendo alla giornata dedicata alla memoria di Ciro Esposito, ha rivolto il suo personale tributo al giovane supporter napoletano deceduto. «C’è uno scopo forte in tutto questo – ha aggiunto De Laurentiis rivolgendosi ad Antonella Leardi, madre del giovane ucciso – di cui lui Ciro è stato l’ideatore involontario per cui una madre prescinde dal senso di vendetta e diventa una madre d’Italia che insegna la rettitudine della vita ai ragazzi del popolo».
Il presidente del Napoli ha partecipato al circolo ufficiali a uno dei momenti della giornata dedicata alla memoria di Ciro che è cominciata in mattinata a Napoli all’ospedale Pausilipon dove c’è stata un’iniziativa per la donazione del sangue. Il ricordo di Ciro è proseguito in un incontro al circolo ufficiali di Napoli a cui hanno preso parte, oltre a De Laurentiis, anche il sottosegretario alla difesa Gioacchino Alfano, Emilio di Marzio, portavoce del presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca, e il vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice. Mentre stasera è in corso una cena finalizzata alla raccolta di fondi per le iniziative benefiche dell’associazione «Ciro Vive».
Il ricordo del giovane tifoso ucciso proseguirà anche nelle prossime settimane: la Leardi dovrebbe salire sul palco del concerto di Antonello Venditti al Palapartenope di Napoli, invitata dal cantautore romano per ricordare Ciro e l’amicizia che lega Napoli e Roma.
Un ulteriore e forte segnale di fratellanza e lealtà, umana e sportiva.