23 anni, 1.78 per 58 kg, di origine australiana.
È la modella Rosalie Nelson, protagonista delle passerelle londinesi, la nuova paladina della battaglia contro la magrezza malsana, a cui ancora oggi vengono obbligate giovanissime modelle pur di sfilare.
La aguzza ha raccontato di aver resistito alle pressioni di un’agenzia( della quale non fa menzione ),che le avrebbe imposto una dieta deleteria per la salute al fine di una linea scheletrica.
‘Al casting mi hanno detto che andava tutto bene tranne il peso’, denuncia la modella. E così lo scandalo delle modelle pelle e ossa arriva alla camera dei comuni britannica, in seguito alla petizione online promossa da Rosalie, che ha raccolto ben 100.000 firme e che a giorni lei stessa consegnerà al primo ministro del Regno Unito, David Cameron, al civico 10 di Dowing street.
La commissione bipartisan creata appositamente, ha definito l’iniziativa della modella ‘una chiara dimostrazione della determinazione dell’opinione pubblica ed è un chiaro mandato per cambiare ‘.
La commissione darà dunque spazio a Rosalie Nelson e ad altre modelle, come la teenager Scarlett Gray, protagonista di pressioni analoghe, mentre molte sono già imperante in iniziative di beneficenza per sostenere chi combatte l’ anoressia.
Che il sistema stia cambiando è individuabile anche nella scelta di presentare ai casting modelle più in carne che ossa, le cosiddette ‘curvy’ (formose), come lo scorso novembre per l’edizione 2015 del calendario Pirelli.
Un chiaro segno di ‘ribellione’, un modo per dire ‘basta’ a certi canoni di bellezza.