Una morte tragica e drammatica si è consumata stamani nel cuore della cittadina di Schio, in provincia di Vicenza, tra la bancarelle dei mercatini di Natale in piazza Alessandro Rossi.
Un uomo è morto per soffocamento mangiando una fetta di panettone.
Renzo Agostini, 53 anni residente nel quartiere di Santissima Trinità, divideva la casa con l’anziana madre: queste le generalità dell’uomo deceduto nell’intento di assaporare appieno la magia, le tradizioni e le peculiarità confacenti allo spirito natalizio.
La tragedia si è consumata intorno alle 10.15, nell’affollata piazza Rossi, quando l’uomo ha acquistato su una bancarella una fetta di panettone che ha iniziato a mangiare seduto sulla scalinata di sinistra del duomo di San Pietro per spostarsi poi sotto il basamento del duomo, dove ha iniziato a stare male sotto gli occhi di uno dei commercianti dei mercatini, che racconta il dramma di quei concitati attimi: “Dal mio bancone ho visto l’uomo alzarsi dalla scale per spostarsi al basamento del duomo e una volta seduto è caduto in avanti con la testa, a corpo morto. Sono intervenuto in soccorso, ma era in piena crisi respiratoria. Ho cercato di rianimarlo e così ha fatto una dottoressa che era in piazza per la mattinata di festa, che nulla però ha potuto per salvarlo, perché è deceduto”.
Il 53enne è morto sul selciato di piazza Rossi, dove sono intervenuti gli agenti della polizia locale Alto Vicentino e il medico legale che ha constatato la morte per cause naturali. Il soffocamento con il panettone potrebbe essere stata una concausa in un organismo sofferente di vari problemi. Il 52enne che era seguito dai Servizi sociali del Comune soffriva di più patologie. Con l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria la salma è stata rimossa alle 12, con i rintocchi delle campane del duomo, e portata all’obitorio dell’ospedale di Santorso per la celebrazione delle esequie.
Era un animo solitario, Renzo, conosciuto come persona schiva, i più lo ricordano sempre solo a passeggiare in centro. Proprio come ha fatto stamane, per l’ultima volta.