Fra le attività realizzate per i senza fissa dimora (centrale operativa sociale, unità mobili di pronto intervento, piano per il freddo, street store) rientra il centro di accoglienza per i senza fissa dimora nel Real Albergo dei Poveri.
In virtù di ciò, la costruzione settecentesca che nella sua veste attuale si estende su di una superficie di 103.000 metri quadri ed ha una facciata lunga 400 metri circa – un centinaio di metri in più rispetto al prospetto della Reggia di Caserta – ritorna ad abbracciare la sua primordiale essenza.
“Riesumato” vedendosi adibito a location di mostre o eventi, l’idea attuale che verte su Palazzo Fuga è promuovere la funzione sociale originale, mobilitando tutte le energie della città: privati, associazioni, imprenditori.
Una mano, provvidenziale e necessaria, da parte di associazioni e cittadini, per mettere a sistema quella spinta dal basso che è la messa in sicurezza di un territorio strappato da lacerazioni sociali.
Ultimati i lavori di consolidamento dei locali dedicati ad iniziative di accoglienza, in conformità con l’indirizzo originario dei Borbone, giacché, ora come nel Settecento, ci sono tanti poveri che hanno bisogno di un presidio pubblico contro la marginalità sociale.
zsa
L’appello si ispira al principio di sussidiarietà costituzionalmente sancito secondo cui il Comune deve promuovere costantemente la partecipazione attiva dei cittadini e della collettività alla costruzione di un contesto urbano solidale e accogliente.
Come ha spiegato il sindaco De Magistris: “Il Real Albero dei Poveri non è un dormitorio, ma riparte da un lato con l’appello alla solidarietà e dall’altro con l’assegnazione di alcuni locali destinati ad attività culturali permanenti”. Entro la fine dell’anno – come riferito – saranno completate le assegnazioni dei locali che si trovano sul lato sinistro dell’imponente struttura. “Noi vogliamo che il Real Albergo dei Poveri viva tutto l’anno, che sia pieno di giovani, non puntiamo ad eventi sporadici. Per noi tutta quell’area è fondamentale e, infatti, a giorni partiranno anche i lavori di riqualificazione di piazza Carlo III”.
Per quanto riguarda invece il lato di via Tanucci, il sindaco ha ricordato che esiste un progetto esecutivo del Comune che “era stato ammesso a finanziamento tra la fine della Giunta regionale Bassolino e l’inizio di quella Caldoro, ma le risorse non sono mai state date e verso la fine dell’esperienza Caldoro il finanziamento è stato revocato”. Da qui la richiesta presentata al presidente della Regione Vincenzo De Luca “di finanziare i progetti del Comune che hanno già i pareri attraverso fondi europei”.
Una volta completati i lavori di via Tanucci, il Comune – come spiegato dal sindaco – si occuperà “solo” di attività di custodia o vigilanza e “non ci sarà personale dei servizi sociali comunali perché noi vogliamo fare rete come già stiamo facendo con il comitato Real Albergo dei Poveri, con gli avvocati, gli psicologi e associazioni”.
Il numero di conto corrente per contribuire è: 22157804.