È un clima natalizio insolitamente ed inaspettatamente mite quello che si respira all’ombra del Vesuvio.
Il merito, tuttavia, non va esclusivamente attribuito al sole accogliente, avvolgente, caldo, convinto, insistente che abbraccia la città di Napoli in pianta stabile da diversi giorni. Certo, non è cosa da poco beneficiare di un’atmosfera così in distonia con renne e fiocchi di neve, soprattutto per un popolo geneticamente non predisposto al freddo come quello partenopeo. Ancor più perché non si sa mai che Natale ci aspetta l’anno prossimo e cosa si cela dietro l’angolo, una volta accantonati luci, addobbi e pastori.
È la napoletanità il vero valore, magico ed aggiunto, del clima napoletano squisitamente natalizio.
Quella napoletanità peculiare della gente di Napoli e quella che inebria e contagia i turisti, gli stranieri, i “forestieri”.
I souvenir, tradizionali e stravaganti, l’incenso che si fonde all’odore delle mandorle caramellate e all’inconfondibile ed inebriante essenza del cibo da strada, quello che concorre a saziare “il desiderio di buono” e a colorare di succulenta poesia le strade bardate a festa che sembrano spalancare amorevolmente le braccia per accogliere quell’inarrestabile fiume in piena di persone.
L’arte, la solarità, l’ingegno, l’estro, la creatività, la poesia, il folklore, squisitamente partenopeo, quello che gronda da ogni angolo e che consegna quelle scene che legittimano la fama – quella meritevole d’essere menzionata – che rende Napoli una realtà amata, ammirata ed apprezzata in tutto il mondo, unitamente a quella ironica e ficcante lungimiranza di cui “l’università stradale”, nella quale ci si può imbattere passeggiando lungo le strade del centro storico, rappresenta una delle espressioni più acute e gioviali, in grado di compiacere i napoletani e lasciare letteralmente esterrefatti i turisti.
Già, i turisti. Guardandoli negli occhi è facile rilevare quel familiare tocco di napoletanità che inebria i loro sguardi, rendendoli molto simili ed affini a noi, meno stranieri, più napoletani. Ed è questa la vera magia che concorre a rendere davvero speciale il clima natalizio napoletano. Del resto, a questo popolo bastano poche, semplici e sincere cose per essere felici.