• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
giovedì, 30 Marzo, 2023
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Giornalista aggredita durante un reportage a Ponticelli

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
28 Dicembre, 2015
in Cronaca, In evidenza
6
Giornalista aggredita durante un reportage a Ponticelli
Share on FacebookShare on Twitter

WP_001211Lo scorso lunedì, 21 dicembre 2015, contestualmente all’inizio dei lavori che porteranno alla realizzazione della quarta opera di street art nel Parco Merola di Ponticelli, quartiere della periferia est di Napoli, il direttore del nostro giornale, la giornalista Luciana Esposito, ha subito un violento pestaggio da parte di una coppia di coniugi residenti nello stesso parco.

ADVERTISEMENT

Nelle settimane precedenti, la suddetta famiglia aveva già manifestato ampi segni di “avversione” verso la sua persona, facendole chiaramente capire che la sua presenza non era più gradita in quella sede. In virtù della prima aggressione subita da parte della figlia maggiore della stessa coppia, – per giunta incinta – avvenuta lo scorso 22 novembre, in presenza dei bambini che piangevano terrorizzati, proprio sul campo di calcio per il cui restyling la giornalista si è battuta in prima linea, per preservare la sua incolumità, ha deciso di abbandonare il progetto sociale che per mesi ha portato avanti, rimuovendosi dalla carica di portavoce dei condomini dello stesso parco, avvenuta attraverso una raccolta firme attuata spontaneamente dagli stessi.

Luciana aveva negoziato la sua incolumità rinunciando a denunciare quel primo pestaggio e a proseguire il suo progetto sociale in quella sede, a patto che quell’aggressione non fosse seguita da altri atti intimidatori o da ulteriori azioni di qualsiasi natura volte a ledere la sua persona. Infatti, lo scorso 21 dicembre, Luciana si trovava nel parco Merola in veste di giornalista. Quando è stata aggredita, Luciana era sul posto solo per realizzare un servizio fotografico volto a documentare la realizzazione dell’opera e per concordare un’intervista con l’artista, certa del fatto che, proprio perché aveva chiuso ogni forma di rapporto con quel contesto, non avrebbe corso alcun pericolo, ma così non è stato. Non le è stato reso possibile svolgere il suo lavoro ed è stata costretta ad allontanarsi dal parco per preservare, ancora una volta, la sua incolumità.

Ciò non è bastato ai due coniugi che, nonostante la giornalista si fosse allontanata celermente dal parco, la raggiungevano a bordo della loro auto, mentre a piedi percorreva la strada che costeggia la villa de Filippo, dando luogo ad un secondo pestaggio, in pieno giorno, tra l’indifferenza e l’omertà dei passanti. In merito al grave ed increscioso accaduto, la giornalista Luciana Esposito dichiara quanto segue:

“Fa specie che questa condotta venga adottata proprio dalla famiglia che mi ha spalleggiata, sostenuta e supportata di più nei mesi in cui mi sono battuta per migliorare la vivibilità in quel contesto. Saranno gli inquirenti a far luce sulle reali motivazioni alla base di queste aggressioni.

Ci tengo a precisare che il contributo proferito nell’arco dei sei mesi in cui ho condotto la mia sentita battaglia a tutela dei condomini del parco Merola, era a titolo completamente gratuito, né tantomeno le mie gesta erano motivate da velleità di natura politica. Il mio intento era soprattutto quello di mettere in piedi un progetto sociale volto a fornire un’opportunità ai bambini e ai ragazzi, così come documentato dagli articoli pubblicati durante quest’esperienza.

Al contempo, con le istituzioni avevamo avviato un percorso di riqualifica che stava iniziando a sortire risultati apprezzabili. Ed anche questo è documentato dagli articoli pubblicati durante quest’esperienza.

In virtù di quanto accaduto, ho scelto non solo di allontanarmi definitivamente da quel contesto, ma anche di andare via da Napoli per tutelare ulteriormente la mia incolumità, dopo aver sporto denuncia contro le persone in questione. Ci tengo, inoltre, a precisare di aver consegnato agli stessi condomini del parco i fondi raccolti in occasione della festa della Ceres e che la mia immagine e il mio nome non sono più in alcun modo riconducibili o collegabili a quel contesto. Nel bene e nel male.

La mia rabbia e il mio rammarico non possono essere quantificabili, soprattutto perché in entrambi gli episodi nessuno ha mosso un dito per difendermi. La gente ha paura di esporsi e su quest’omertà quella tipologia di mentalità trova e troverà sempre un fertilissimo terreno nel quale affondare le sue deleterie radici.

La mia storia sintetizza alla perfezione il “macro-problema” che tiene in ostaggio l’evoluzione, sociale, emotiva, culturale, della nostra città. Poteva essere un sogno: bello, genuino, edificante, per l’intero quartiere, per i bambini e per i ragazzi, in particolare, invece, si è tramutato in un incubo, soprattutto per me, ma non voglio, non posso e non devo vivere nella paura. Non sarebbe giusto e vorrebbe dire infliggermi un’ulteriore punizione.

Volevo aiutare quelle persone, dando voce alla loro voglia di riscatto attraverso le pagine del mio giornale, volevo garantire un futuro diverso e migliore a quei bambini, volevo solo fare qualcosa di buono per il quartiere. Non pensavo che questo potesse voler dire mettere a repentaglio la mia vita. Forse sono stata troppo idealista, troppo generosa, troppo stupida. Ma voglio continuare ad esserlo, perché spero di ricevere da “quelli come me” la solidarietà, la vicinanza e il supporto che ho visto tristemente venire meno mentre quella gente mi aggrediva.

Non lasciatemi sola: vi chiedo solo questo. Non voglio diventare un’icona da commemorare o un’immagine esibita su uno striscione dietro il quale sfila un lungo corteo. Il mio esempio, la mia storia, la mia testimonianza possono, anzi, devono rappresentare lo scossone di cui aveva bisogno la coscienza delle persone che desiderano vivere davvero nel segno della legalità per opporsi a questo tipo di realtà.”  

Tags: . napoliaggressionegiornalistaluciana espositomuralesnapoli estnapolitanparco merolaponticelliprogetto socialestreet art
ADVERTISEMENT
Prec.

Omicidio Pordenone: indagata Rosaria, fidanzata di Ruotolo

Succ.

Villaricca, 17enne rapita e violentata per quattro giorni

Può interessarti

Seconda Faida di Scampia: ricostruiti 8 omicidi, 16 arresti
Cronaca

Seconda Faida di Scampia: ricostruiti 8 omicidi, 16 arresti

29 Marzo, 2023
Omicidio Vassallo, “Dalla Camera dei Deputati la richiesta della Fondazione: si apra una nuova Commissione d’inchiesta sul caso”
Cronaca

Omicidio Vassallo, “Dalla Camera dei Deputati la richiesta della Fondazione: si apra una nuova Commissione d’inchiesta sul caso”

29 Marzo, 2023
Torre del greco, Cercola ed Ercolano: controlli dei Carabinieri
Cronaca

Torre del greco, Cercola ed Ercolano: controlli dei Carabinieri

29 Marzo, 2023
“Paolino Day-Il ventennale”: venerdì 31 marzo, al liceo di San Sebastiano, la presentazione dell’evento  
Arte & Spettacolo

“Paolino Day-Il ventennale”: venerdì 31 marzo, al liceo di San Sebastiano, la presentazione dell’evento  

29 Marzo, 2023
Impianto compost Napoli est: ok dal Ministero, verrà realizzato a Ponticelli
In evidenza

Impianto compost Napoli est: ok dal Ministero, verrà realizzato a Ponticelli

28 Marzo, 2023
Poliziotta violentata a Napoli: imputato condannato a 14 anni
Cronaca

Poliziotta violentata a Napoli: imputato condannato a 14 anni

27 Marzo, 2023
Succ.
Villaricca, 17enne rapita e violentata per quattro giorni

Villaricca, 17enne rapita e violentata per quattro giorni

Comments 6

  1. Marino Landolfo says:
    7 anni fa

    Massima solidarietà verso un atto di involuzione sociale ai danni di chi non si limita solo a fare informazione ma si espone anche in prima persona.
    Questi episodi, vanno denunciati e condannati sempre.
    Marino Landolfo

    Rispondi
  2. Pingback: Aggredita a Ponticelli giornalista napoletana durante un reportage
  3. Pingback: Aggredita a Ponticelli giornalista napoletana: "Nessuno ha mosso un dito"
    • Redazione Napolitan says:
      7 anni fa

      Grazie per il supporto

      Rispondi
  4. Gianluigi says:
    7 anni fa

    Se a te piace fare la cosi detta ‘Mignotta’ meriti questo

    Rispondi
  5. Raffaele says:
    7 anni fa

    Cara Luciana,ero in auto , sintonizzato come sempre su radio24, che trasmetteva una tua intervista riguardo il quartiere Ponticelli ed i barbados. Ti dico che la gente a Ponticelli ha veramente paura , perché ha capito che le forze sane hanno ceduto le armi, lo stesso Stato ha perso il controllo del territorio. Il territorio in tantissimi quartieri non è più controllato, per cui neppure un cane può sentirsi al sicuro . Viva i magistrati, i soli che cercano di combattere le corruzioni ed i mafiosi che ci circondano.

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi Articoli

Seconda Faida di Scampia: ricostruiti 8 omicidi, 16 arresti

Seconda Faida di Scampia: ricostruiti 8 omicidi, 16 arresti

di Redazione Napolitan
29 Marzo, 2023
0

La giornata odierna, mercoledì 29 marzo, è iniziata nel segno di un'importante operazione del Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli...

Favole a colori. Raccontare storie per vincere il disagio giovanile

Favole a colori. Raccontare storie per vincere il disagio giovanile

di Redazione Napolitan
29 Marzo, 2023
0

Incontro letterario, mostra d'illustrazioni, action painting e videoproiezioni. Questi i momenti che definiranno l'evento di presentazione della scrittrice napoletana Micole Imperiali, autrice di...

Omicidio Vassallo, “Dalla Camera dei Deputati la richiesta della Fondazione: si apra una nuova Commissione d’inchiesta sul caso”

Omicidio Vassallo, “Dalla Camera dei Deputati la richiesta della Fondazione: si apra una nuova Commissione d’inchiesta sul caso”

di Redazione Napolitan
29 Marzo, 2023
0

"Ringrazio la Commissione Parlamentare Antimafia che, con la relazione finale e grazie all'impegno dei suoi componenti (uomini e donne dotati...

Certamen Renato Caccioppoli di matematica al Mercalli, vince un genio napoletano

Certamen di matematica Renato Caccioppoli, al Mercalli si sfidano i 60 migliori studenti d’Italia 

di Redazione Napolitan
29 Marzo, 2023
0

Giovani studenti da tutta Italia per dare vita ad una delle gare scolastiche più attesa dell'anno. Venerdì 31, all'istituto scientifico...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Posting....