La vita ritrovata è un romanzo genuino, basato sulla descrizione dei valori essenziali della vita, quelli che muovono il mondo, decretando la felicità o l’infelicità dell’uomo.
L’autrice, Penny A., narra la forza e il vigore delle donne, afflitte da dolori insostenibili, ma capaci di rialzarsi per affrontare le sfide della vita. La narrazione attraversa tre differenti generazioni di donne, mogli e madri, trasmettendo così l’importanza della famiglia e dell’amore coniugale, mettendo in scena una lotta quotidiana contro i mali che affliggono coloro che meno lo meritano, come fossero prove per saggiare la coscienza dei più giusti, per rinforzarne così la fede.
Le vicende hanno come sfondo la città di Napoli, una città che si muove, che cambia e lascia spazio all’avvento della grigia modernità, levando all’occhio umano il piacere della vista di un’aperta campagna, con i rumori e i sapori ad essa legati. Il grigio della fabbrica prende il sopravvento sui colori pastello simbolo di genuinità, fagocitati dall’avvento dell’industria e dai malanni determinati dall’uso dell’amianto, emblema di morte e distruzione.
Un libro che trasmette fiducia e speranza, il cui obiettivo è quello di lasciare nel lettore la convinzione nell’esistenza di un lieto fine, nonostante le brutture della vita.
Per non dimenticare l’importanza dell’autenticità, scossa dall’avvento di un tempo frenetico, in cui la solitudine comincia a diventare la peggiore delle condanne.
Per non dimenticare il valore della forza e dell’energia, la speranza in un domani migliore dell’oggi, la speranza in un inizio, l’investimento in una nuova vita, una vita ritrovata.