Una banale lite tre ragazzini, uno dei più usuali battibecchi che insorgono tra i campi di calcio improvvisati, stamane, nel puteolano, è sfociata in una lite ben più violenta.
I minorenni tornano a casa e raccontano quanto accaduto ai genitori che, di tutta risposta, si recano sotto casa dei parenti di un bambino di 10 anni, situata in traversa Compagnone, una stradina a ridosso di via Napoli e iniziano a protestare ed inveire per far valere le loro ragioni. La lite è alquanto concitata, qualcuno chiama i carabinieri. I militari intervengono d’urgenza. Appena arrivati, non fanno neanche in tempo a scendere dalla gazzella: un uomo dal balcone al primo piano lancia un bidet prendendo di mira una persona in strada.
Colpito alla testa dall’oggetto pesante, l’uomo si accascia privo di sensi. I militari cercano di soccorrerlo e richiedono il celere intervento del 118. I medici lo portano all’ospedale Santa Maria delle Grazie. Qui gli riscontrano un trauma cranico commotivo con ferita lacero contusa al capo ed escoriazioni al braccio e al gomito sinistro. Guarirà in 10 giorni.
Pertanto, i carabinieri fanno scattare le manette per l’artefice dell’increscioso gesto: si tratta di Domenico Cammarota, un 45enne del luogo già noto alle forze dell’ordine e che adesso dovrà difendersi dall’accusa di tentato omicidio del 48enne con il quale stava litigando.
Subito dopo i soccorsi e l’arresto i militari hanno poi ricostruito la dinamica dei fatti, risalendo alla motivazione che ha innescato l’insorgere della lite, quindi la discussione maturata tra i figli minorenni nei giardinetti comunali durante una partita di pallone.