Giornata piuttosto prolifera in termini di sicurezza all’ombra del Vesuvio, alla luce della visita del ministro Angelino Alfano.
Al termine della sottoscrizione della firma di un protocollo per svuotare il campo rom di Giugliano e una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, il ministro ha dichiarato: “dobbiamo far tacere le pistole. Basta sangue sulle strade di Napoli. Lo scorso anno c’è stato un numero inferiore di omicidi in tutta Italia, ma a Napoli c’è una controtendenza insopportabile”, prosegue Alfano riferendosi all’aumento dei delitti in città. Arrivano 440 uomini delle forze dell’ordine. “La squadra Stato ha ottenuto risultati – aggiunge Alfano – ma non siamo ancora soddisfatti. Si deve fare di più e si deve fare meglio”. E annuncia: “Abbiamo lavorato per potenziare gli organici, con 74 unità di rinforzo ai reparti investigativi che sono indispensabili per indagini accurate. In totale sono 440 unità di rinforzo per Napoli“.
Nell’ambito dei tre programmi di videosorveglianza nel Napoletano al momento funziona il 64 per cento delle telecamere installate. “La percentuale degli apparecchi funzionanti supererà l’80 per cento entro la fine di febbraio”, ha assicurato Alfano “e raggiungerà il 100 per cento entro l’estate”. All’inizio dell’anno scorso a Napoli, è stato spiegato, funzionava il 13 per cento degli impianti. “Svuotamento” del campo rom di Giugliano in Campania, realizzazione di 44 moduli abitativi unifamiliari che ospiteranno 300 famiglie e un “lavoro di accompagnamento per l’integrazione scolastica dei bimbi rom”. E’ quanto prevede il protocollo firmato in Prefettura a Napoli dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e dal sindaco di Giugliano, Antonio Poziello nell’ambito della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Alfano ha spiegato che lo sforzo economico maggiore sarà della Regione “con 900mila euro” con il supporto del Viminale “con 400mila euro”.
Inoltre, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha accolto le denunce sui giornalisti minacciati Fabio Postiglione, Luciana Esposito e Nadia Verdile, presentate dal Sindacato unitario giornalisti della Campania, alla quale ha dato l’appoggio anche l’Ordine dei giornalisti della Campania, e si è impegnato pubblicamente ad intervenire in maniera determinata: «Sappiamo come la libertà di stampa sia il polmone delle democrazie moderne e che dove non c’è democrazia non c’è libertà di stampa e viceversa – ha detto il ministro durante la conferenza stampa che si è tenuta a Napoli dopo il comitato per l’ordine e la sicurezza – La paura ė il freno più forte alla libertà. Dunque esprimo non la vicinanza morale e basta ai tre giornalisti minacciati ma anche la operosa azione del prefetto Pantalone e di tutte le forze dell’ordine e della magistratura che certamente non hanno risparmiato e non risparmiano energie per individuare i responsabili di queste minacce».
Martedì scorso il presidente della FNSI, Beppe Giulietti, era intervenuto a Napoli, presso la sede regionale del sindacato, per denunciare pubblicamente la situazione insostenibile dei colleghi costretti a lavorare mettendo a rischio la propria incolumità. All’appello aveva già risposto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.