Mentre l’Italia calcistica era incollata allo schermo per assistere alla sfida scudetto in scena allo Juventus stadio tra i bianconeri e il Napoli di Sarri, al teatro Ariston è andata in scena la finalissima di Sanremo 2016.
Il Festival dei nastri arcobaleno, dell’esordio di un “valletto” brillantemente rappresentato da Gabriel Garko, fin troppo abile ad interpretare il ruolo dell’”elemento di rottura”, ma è anche il festival dell’immancabile bellezza femminile, rappresentata dal fulgido fascino della Ghenea e del talento camaleontico e poliedrico di Virginia Raffaele.
E, come sesso accade, è anche il festival dei verdetti a sorpresa: gli Stadio, con la canzone “Un giorno mi dirai”, hanno vinto la 66/a edizione del Festival di Sanremo. La band emiliana si è aggiudicata anche il Premio della Sala Stampa Radio-tv-web Lucio Dalla – Sezione Campioni e quello per la Miglior Musica Giancarlo Bigazzi. Gli Stadio hanno vinto anche la serata delle cover con “La sera dei Miracoli”. Al secondo posto Francesca Michielin, con il brano “Nessun Grado di Separazione”. In terza posizione Giovanni Caccamo e Deborah Iurato con la canzone “Via da qui”, scritta da Giuliano Sangiorgi.
Il Premio della Critica Mia Martini – Sezione Campioni è andato a Patty Pravo con il brano “Cieli Immensi”.
La canzone vincitrice del festival ‘Un giorno mi dirai’ era stata scartata dalla rosa dei Big in gara nell’edizione 2015, sempre con Carlo Conti presentatore e direttore artistico. A rivelarlo, in conferenza stampa, è stato Gaetano Curreri, leader della band. “Il provino non aveva il sound Stadio – ha spiegato Curreri – il testo era lo stesso, ma il suono non era costruito come nella versione di quest’anno. Non avevamo un disco pronto e saremmo stati costretti a una compilation. Nel frattempo ha preso forma anche un concept album di inediti. Per noi essere venuti quest’anno è stato veramente importante”.
Quarto posto per Enrico Ruggeri con “Il primo amore non si scorda mai”; quinto posto per Lorenzo Fragola con “Infinite volte”; sesto posto per Patty Pravo con “Cieli immensi”; settimo posto per Clementino con “Quando sono lontano”; ottavo posto per Noemi con “La borsa di una donna”; nono posto per Rocco Hunt con “Wake up”; decimo posto per Arisa con “Guardando il Cielo”; undicesimo posto per Annalisa con “Il diluvio Universale”; dodicesimo posto per Elio e Le STorie Tese con “Vincere l’odio”; tredicesimo posto per Valerio Scanu con “Finalmente Piove”; quattordicesimo posto per Alessio Bernabei con “Noi siamo infinito”; quindicesimo posto per Dolcenera con “Ora o mai piu’ (le cose cambiano)”; sedicesimo posto per Irene Fornaciari con “Blu”, che era stata riammessa alla gara grazie al televoto. Eliminati invece Zero Assoluto, Neffa, Dear Jack, Bluvertigo.
La serata è iniziata con l’esibizione di Francesco Gabbani, vincitore della sezione Giovani. A seguire il collegamento con “Il volo”, che sono a New York per un tour mondiale. Tra gli ospiti Roberto Bolle e Renato Zero Tra gli ospiti della serata, Roberto Bolle che, dopo aver eseguito un assolo sulle note dei Queen, ha accettato l’invito di Virginia Raffaele per un passo a due sulle note di “La notte vola” di Lorella Cuccarini. Attesissimo Renato Zero che ha proposto un medley dei suoi successi e un brano tratto dal suo nuovo album, in uscita ad aprile. Ovazione anche per Cristina D’Avena che ha cantato alcune sigle dei cartoni animati. Willy William ha fatto ballare il pubblico, mentre Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni hanno regalato momenti di comicità, prendendosi gioco del loro amico di vecchia data, Carlo Conti. Sul palco dell’Ariston anche Beppe Fiorello che ha presentato ‘Io non mi arrendo’, la fiction di Rai1 ispirata alla storia di Roberto Mancini, il poliziotto pioniere delle indagini sul ciclo illegale dei rifiuti nella Terra dei Fuochi, in onda il 15 e 16 febbraio.