Eugenio D’Atri 33 anni di Somma Vesuviana, Nicola Zucaro 37 anni di Casalnuovo e Domenico Altieri 32 anni di Saviano: queste le generalità dei tre presunti assassini di Francesco Tafuro e Domenico Liguori, i due giovani trucidati il 10 febbraio scorso nel corso di un agguato a Saviano.
Un debito di gioco: questo il movente alla base del duplice omicidio.
Eugenio D’Atri aveva infatti contratto un debito nei confronti delle vittime che gestivano un centro scommesse a Somma Vesuviana. Per i tre, ritenuti vicini al clan Cuccaro, si è ora in attesa della convalida del fermo.
Un delitto che fin dai primi attimi aveva delineato uno scenario inquietante e che nella motivazione che ha portato alla morte di un 32enne ed un 33enne trova la piena espressione di quella macabra e cruda illogicità che troppo spesso ritroviamo alla base delle dinamiche criminali e che con altrettanta spontaneità sa generare morti innocenti.