«In questo momento, credetemi, ho un pensiero molto forte per Michel Platini. Nei miei discorsi prima dell’elezione non ho menzionato alcun nome, ma è ovvio che ringrazio Michel Platini per i nove anni di lavoro svolti assieme»: queste le prime dichiarazioni di Gianni Infantino, neo-presidente della Fifa.
Nato in Svizzera da padre originario di Reggio Calabria e madre della Val Camonica in Lombardia, Infantino, dirigente sportivo e avvocato, ha la doppia cittadinanza svizzera e italiana.
Dopo essersi laureato in legge ed essere diventato avvocato, si è occupato di diritto sportivo. In uno dei suoi primi incarichi in ambito sportivo, è stato segretario del Centro Internazionale Studi Sportivi all’Università di Neuchâtel. Nel 2000 inizia a lavorare per la UEFA, nel 2004 diviene direttore della divisione Affari Legali e Licenze per club e vice segretario generale nel 2007.
Diviene segretario generale dell’UEFA nell’ottobre del 2009. Per conto dell’Uefa negli anni ha anche gestito i rapporti con entità politiche come la Commissione europea e il Consiglio europeo. È considerato molto vicino a Platini, di cui è stato stretto collaboratore.
Sposato e padre di quattro figlie, parla diverse lingue: tedesco, italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo.