• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
giovedì, 11 Settembre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Parla Adelaide, la madre di Ciro Colonna: tra ricordi, dolore e speranze

Luciana Esposito di Luciana Esposito
21 Giugno, 2016
in In evidenza, News
0
Un giorno “strano” per il Lotto 0: i funerali di Ciro, il matrimonio di Antonio
Share on FacebookShare on Twitter

13346446_978466428940905_5644465281666826050_nLo scorso 7 giugno, esattamente due settimane fa, Ciro Colonna veniva violentemente strappato alla vita e all’affetto dei suoi cari, per mano di un sicario che ha letto tutt’altra intenzione nel suo goffo ed ingenuo tentativo di riacciuffare gli occhiali da vista nel parapiglia generale che dissemina panico e paura nel bel mezzo di un agguato di camorra.

ADVERTISEMENT

È successo nel Lotto O di Ponticelli, all’interno di un circolo ricreativo adibito a luogo di ritrovo nel quale i ragazzi del rione potevano rifugiarsi per evadere dal degrado e dalla noia che devasta e sovrasta il grigio, la solitudine e l’isolamento delle periferie.

Ciro, 19 anni, una vita semplice e normale, brutalmente straziata dalla ferocia della criminalità.

La vita di Adelaide, la madre di Ciro, così come quella del padre e della sorella, si sono fermate nell’istante in cui sono stati investiti dalla notizia che nessuno dovrebbe mai ricevere: hanno sparato a Ciro.

Un cuore di mamma straziato da un dolore devastante, franato nella vita di sempre di una famiglia qualunque per strapparne via un perno, solare e giocherellone, imprimendo in chi resta a piangere quella prematura e violenta morte la consapevolezza che niente più sarà come prima. Niente e nessuno potrà restituire Ciro a chi, giorno dopo giorno, ne patirà l’assenza, eppure, mamma Adelaide sa che sarà proprio Ciro a donargli la forza per andare avanti e ridisegnare la sua nuova vita senza quel figlio che tanto amava.

“Non faccio altro che pensare al giorno in cui è nato. Conserverò sempre tanti ricordi bellissimi di mio figlio. Mi manca tutto di Ciro, ero innamorata di lui. Non facevo altro che chiedergli baci e abbracci, cosa che non ho mai fatto con mio marito. Adesso non intendo mettere da parte il suo accappatoio, lo userò per asciugarmi: così continuerà ad abbracciarmi.

Mi chiedo spesso cosa ha pensato durante i suoi ultimi attimi di vita e se ha sofferto. La persona che lo ha trasportato in ospedale mi ha detto che mi invocava. So di essere stata il suo ultimo pensiero e proprio perché sapeva quanto ero apprensiva, era consapevole di darmi un dolore enorme.”

Cosa vuole dire ai ragazzi dell’età di suo figlio che vivono in realtà difficili?

“Di stare lontani da certe situazioni, di allontanarsi il più possibile dalla criminalità e cercarsi un futuro migliore, per il loro bene e per quello dei loro genitori. Non solo perché prendendo una brutta strada rischiano di perdere la vita, devono pensare anche al dolore che arrecano ai genitori. Piangere la morte di un figlio è un dolore troppo grande: non date questa sofferenza alle vostre madri. Lo dico sempre agli amici di Ciro che quasi tutti i giorni vengono a salutarmi, la mia preoccupazione, oggi, è tutta concentrata su di loro. Come mamma non posso che augurarmi un futuro migliore per loro, esattamente come lo speravo per mio figlio. Adesso mi resta una figlia di 22 anni e per lei e per tanti altri ragazzi, mi auguro che un giorno la società e questo contesto possano migliorare, anche se sono consapevole che è difficile perché il lavoro da fare è davvero tanto.”

Com’è la vita in un quartiere di periferia come Ponticelli?

“La vita qui è pesante, dopo quello che è successo a Ciro ne ho avuto la conferma. Finora ne avevo solo sentito parlare, adesso che la sto vivendo posso solo dire che è tremendo il clima che si respira qui. Ho cresciuto i miei figli sotto una campana di vetro. Ciro, quando era piccolo, giocava con sua sorella e le amichette, non lo lasciavo scendere giù. Alle 20, lui e sua sorella, avevano già cenato e indossavano pure il pigiama, li mettevo a letto a guardare i cartoni animati. Si affacciavano al balcone e vedevano i bambini giocare per strada, mi chiedevano perché loro non potessero scendere, ma non ho mai ceduto alla tentazione di accontentarli. Quando Ciro ha iniziato a frequentare le scuole medie, però, come tutti gli adolescenti, ha sentito il bisogno di ritagliarsi i suoi spazi e non potevo impedirgli di uscire a fare due passi con gli amici, anche se fino a quando non lo vedevo entrare dalla porta di casa non stavo tranquilla. Mi chiamava “ansia” mio figlio, perché diceva che ero una madre troppo apprensiva. Le mie amiche mi prendevano in giro, dicevano che dovevo tagliare il cordone ombelicale e lasciarlo vivere. Nessuno poteva prevedere quello che sarebbe successo quel pomeriggio. Un sacco di strane coincidenze si sono date appuntamento: di solito, Ciro non usciva mai prima delle 17.30, quel pomeriggio alle 16 era già pronto e il suo cellulare si era rotto. Non riusciva a mettersi in contatto con uno dei suoi amici del cuore e allora decise di andare a citofonarlo. E non è più tornato a casa.”  

Una delle grandi protagoniste della vostra tragedia è stata la disinformazione. Cosa vuol dire per i familiari di una vittima innocente della criminalità di appena 19 anni, vedere gli organi di stampa divulgare informazioni sbagliate ed infamanti sul suo conto?

“Fa male. Sapere che mio figlio si ritrovava in quel circoletto, come faceva tutti i giorni, insieme ai suoi amici, solo per fare una partita al biliardino o per chiacchierare un po’ e sapere che per questo è stato ucciso, già fa troppo male. Poi, sentir dire tante cose non vere sul suo conto mi ha dato altro dolore. Come ha detto mio cognato in un’intervista ce lo hanno ucciso due volte: con quel proiettile e con le bugie. Ciro era un ragazzo tranquillo che non mi ha mai dato problemi, allegro, pieno di voglia di vivere e capace di farsi volere bene da tutti. Era un giocherellone, amava prendere in giro tutti, era davvero quanto di più lontano possa esistere dalla cattiveria e dalla delinquenza. E non lo dico perché sono la mamma. Ci tengo tanto, però, a ringraziare tutti i giornalisti che hanno svolto correttamente i loro lavoro e hanno contribuito a onorare la memoria di mio figlio e tutte le persone che da quel giorno non fanno altro che manifestarci vicinanza, solidarietà e affetto. Dalle persone presenti al funerale, a quelle che hanno partecipato alla fiaccolata, alle tante associazioni ce ci sono state e ci sono tuttora vicine in questo momento di grande dolore: ringrazio davvero tutti.”

Mamma Adelaide, la mamma di Ciro Colonna, l’ultima ed ennesima vittima innocente della criminalità, ha un solo desiderio da esprimere: “Aiutateci a fare in modo che la memoria di mio figlio non sia dimenticata e che il suo sacrificio possa almeno servire ad evitare che altre madri si trovino costrette a vivere quello che sto provando io.”

Tags: . napoliadeleagguato camorracircolo ricreativociro colonnadisinformazionelotto Omadre ciro colonnaponticellivittima innocente della criminalità
ADVERTISEMENT
Prec.

“WE ARE THE X”, il film evento all’Ischia Film Festival

Succ.

Omicidio Loris: Veronica Panarello capace di intendere e di volere?

Può interessarti

Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche
Fratelli d'Italia

Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche

10 Settembre, 2025
Secondo attacco alla Freedom Flotilla: la protesta internazionale si intensifica
Fratelli d'Italia

Secondo attacco alla Freedom Flotilla: la protesta internazionale si intensifica

10 Settembre, 2025
Foto di un richiedente asilo diffusa sui social: il caso Borrelli e il nodo tra cronaca, dignità e diritti
In evidenza

Foto di un richiedente asilo diffusa sui social: il caso Borrelli e il nodo tra cronaca, dignità e diritti

10 Settembre, 2025
Napoli, omicidio Arcangelo Correra: “Un gioco spregiudicato” finito in tragedia
Cronaca

Napoli, omicidio Arcangelo Correra: “Un gioco spregiudicato” finito in tragedia

10 Settembre, 2025
Coop di ex detenuti: 24 gli indagati legati alla camorra
Cronaca

Ex dg dell’Asl rifiuta un Rolex e sventa un tentativo di corruzione: l’inchiesta della DDA di Napoli

10 Settembre, 2025
18enne ucciso a Napoli, la versione di Renato Caiafa non convince gli inquirenti
Cronaca

Napoli, omicidio Arcangelo Correra: arrestato l’amico per omicidio volontario con dolo eventuale

10 Settembre, 2025
Succ.
Omicidio Loris: Veronica Panarello capace di intendere e di volere?

Omicidio Loris: Veronica Panarello capace di intendere e di volere?

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Napoli, parcheggiatori nel mirino dei carabinieri: tariffa extra per foto sulla terrazza di Posillipo, 20 euro per parcheggiare a Coroglio

Incidente sul lavoro a Scampia: operaio cade da un cantiere, prognosi riservata

di Redazione Napolitan
10 Settembre, 2025
0

Stamane, mercoledì 10 settembre, nel quartiere napoletano di Scampia, un grave incidente sul lavoro ha coinvolto un operaio edile di...

Premio Faraglioni Capri International 2025: Plácido Domingo incanta il pubblico del Quisisana

Premio Faraglioni Capri International 2025: Plácido Domingo incanta il pubblico del Quisisana

di Redazione Napolitan
10 Settembre, 2025
0

Una serata all'insegna dell'eccellenza internazionale nell'arte e nella musica: ecco quello che è stata, con il riconoscimento assegnato a una...

Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche

Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche

di Redazione Napolitan
10 Settembre, 2025
0

La guerra a Gaza ha scatenato una serie di reazioni contrastanti all'interno dell'Unione Europea, mettendo in luce le divisioni tra...

Gaza: l’offensiva israeliana entra nella fase finale

Gaza: l’offensiva israeliana entra nella fase finale

di Redazione Napolitan
10 Settembre, 2025
0

La situazione a Gaza diventa ogni giorno più drammatica. L'esercito israeliano ha annunciato di controllare ormai il 40% di Gaza...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?