Un incubo finito bene per una ragazza di 17 anni, salvata ieri grazie alla collaborazione tra la polizia e i responsabili di volo nell’Aeroporto Internazionale di Napoli-Capodichino.
Il 6 Luglio scorso era ostaggio di un uomo di 34 anni, inglese come lei, che la aveva obbligata a salire con lui a bordo di un aereo della compagnia Easyjet a Londra; il piano dello stalker era di arrivare a Malta, presumibilmente per una vacanza romantica, immaginata così solo da lui. Napoli era uno scalo obbligatorio e l’ultima spiaggia per la ragazzina per liberarsi.
Sfuggire alle grinfie dell’aguzzino non era semplice: egli le impediva di allontanarsi anche solo per guardare una vetrina nell’aeroporto, o far finta di essere interessata a un paio di scarpe, e di avere contatti con la famiglia e gli amici. Il telefono era ancora nelle sue manine da adolescente, ma in pratica era sotto possesso dell’adulto.
Forse un momento di distrazione e in un lampo la ragazza scrisse un SMS a un amico, mettendolo al corrente del suo stato di “prigionia d’amore”. Chi la teneva in ostaggio era il suo fidanzato, col doppio dei suoi anni. Una differenza d’età di cui il compagno ne aveva approfittato per tenerla in pugno. Quando arrivò il messaggio l’amico avvisò subito la famiglia, terrorizzata per le sorti della figlia: storie come queste non sono poi tanto rare e tutto potrebbe succedere. I familiari si misero in contatto con l’Ufficio Immigrazione e quindi con la Polizia di Frontiera dell’aeroporto napoletano.
I minuti passavano mentre le persone riattaccavano la cintura per l’imminente atterraggio a Napoli: il nervosismo dell’adolescente aumentava, la fronte madida di sudore e gli occhi supplicanti d’aiuto componevano il ritratto della disperazione. Mille pensieri la tormentavano mentre il pilota del volo veniva messo al corrente della situazione dalle forze dell’ordine: occorreva tenere i passeggeri a bordo calmi, era questione di pochi minuti di attesa prima che l’aereo toccasse terra e gli agenti facessero il loro dovere. Minuto per minuto, la giovane non reggeva più la tensione.
Una volta atterrato l’aereo, i poliziotti avevano ritrovato la diciassettenne in preda a una crisi di pianto. Quell’uomo è stato denunciato per sequestro di persona e stalking, ma non arrestato: nella stessa giornata era ripartito per il Molise, dopo aver chiesto ospitalità presso alcuni suoi parenti. Anche lei aveva fatto un altro volo in serata, stavolta a Londra, a casa sua dove aveva potuto riabbracciare la famiglia e sentirsi al sicuro.