• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
sabato, 20 Agosto, 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Palermo,9 Marzo 1979: assassinato Michele Reina, segretario provinciale democristiano

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
9 Marzo, 2017
in Da Sud a Sud
0
Palermo,9 Marzo 1979: assassinato Michele Reina, segretario provinciale democristiano
Share on FacebookShare on Twitter

michele-reina-361x346 È la sera del 9 marzo del 1979. Sono da poco passate le 22,30 quando viene ucciso Michele Reina, segretario provinciale della DC a Palermo. L’uomo ha da poco lasciato la casa di un amico dove ha trascorso la serata e sta salendo in auto, dove lo attendono la moglie e due amici. I sicari si avvicinano e, da distanza ravvicinata gli sparano contro tre colpi di calibro 38, dandosi subito dopo alla fuga, a bordo di una Fiat Ritmo rubata poche ore prima; la targa applicata sull’auto risulterà più tardi appartenere ad una Fiat 128, anch’essa rubata intorno alle 19 del giorno stesso del delitto. Appena un’ora dopo, l’omicidio viene rivendicato con una telefonata anonima al centralino del “Giornale di Sicilia”: “Abbiamo giustiziato il mafioso Michele Reina” dice la voce che “firma” l’agguato a nome di “Prima linea”, in quel periodo uno dei gruppi armati più attivi del terrorismo rosso. L’indomani mattina, una seconda telefonata giunge al centralino del quotidiano palermitano della sera “L’Ora”. Il telefonista dice di parlare a nome delle “Brigate Rosse”, minaccia altri attentati e afferma: “Faremo una strage se non sarà scarcerato il capo delle Brigate Rosse, Renato Curcio”. Una pista, quella terroristica, che però agli investigatori appare subito inverosimile e che viene ritenuta con più probabilità una mossa di Cosa nostra per sviare le indagini.

ADVERTISEMENT

L’omicidio di Reina avviene all’indomani di un accordo politico che il segretario provinciale della DC, aveva portato a termine con il Partito Comunista. Un accordo che, però, non aveva riscosso l’entusiasmo e l’approvazione di grande parte suo partito; la maggioranza, anzi, si era subito manifestata contraria. Le indagini si dirigono su due direzioni, due binari paralleli che, irrealmente, ad un certo punto si incontrano: la prima ipotesi, la più accreditata, è quella mafiosa; la seconda, quella privilegiata al Palazzo di Giustizia, è quella politica. Due piste che, come dicevamo, si incrociano. Tant’è che dopo un paio di giorni si parla, di un movente caratterizzato da un intreccio di interessi politico-mafiosi. Ai funerali di Reina – frattanto – partecipano i vertici della Democrazia Cristiana nazionale: il segretario nazionale Benigno Zaccagnini, l’uomo-ombra di Andreotti Franco Evangelisti, i siciliani Piersanti Mattarella, Salvo Lima, Giovanni Gioia e Mario D’Acquisto. Tre giorni dopo l’agguato mortale, giunge una nuova telefonata anonima al centralino del giornale “L’Ora”: “Non abbiamo giustiziato Michele Reina, anche se la mafia fa di tutto per addossarci questo delitto”. Passano pochi minuti e il telefono squilla ancora. Di nuovo l’anonimo: “Qui Prima Linea, abbiamo le prove di quanto detto poco fa. Faremo di tutto per farvele avere”. Delle telefonate al giornale “L’Ora” fa cenno l’allora capo della squadra mobile di Palermo, Boris Giuliano: “Noi stiamo esaminando il delitto Reina come un fatto di sangue, senza privilegiare alcuna matrice. Certo, alla luce delle telefonate arrivate al centralino di un giornale palermitano le cose si incominciano a complicare”.

Le indagini proseguono, ma non portano a grosse novità, fino a quando il 16 luglio del 1984, davanti a Giovanni Falcone e al dirigente della Criminalpol Giovanni De Gennaro, Tommaso Buscetta inizia il suo lungo racconto su Cosa Nostra. Buscetta, in quei giorni, ha da poco compiuto 56 anni; ma il suo racconto parte da molto più lontano negli anni, dal 1963, dalla strage di Ciaculli, risalendo fino alla prima guerra di mafia e proseguendo fino all’ascesa al potere dei Corleonesi. Buscetta è un fiume in piena: descrive Cosa nostra nei minimi particolari e parla dei tanti, troppi, omicidi compiuti dagli uomini d’onore. Sull’uccisione di Michele Reina, in quel primo racconto verbalizzato dice: “Anche l’onorevole Reina è stato ucciso su mandato di Salvatore Riina”. “Eletto segretario provinciale della DC nell’anno 1976 – scrivono i giudici istruttori nell’ordinanza di rinvio a giudizio contro Greco Michele – il Reina era stato uno dei principali fautori e sostenitori della costituzione della nuova maggioranza interna alla DC. Dopo la sua elezione, aveva contribuito insieme a Rosario Nicoletti, allora segretario regionale, alla formazione della giunta Scoma, che rappresentava il primo momento di attuazione della politica di apertura alle sinistre. […] La fattiva dinamicità del Reina, alla cui base vi era forse anche una personale e pragmatica aspirazione ad accrescere il proprio personale peso politico, determinò una sua progressiva sovraesposizione […]” Solo otto anni più tardi, il 22 aprile del 1992, a Palermo si aprirà il processo per i cosiddetti “omicidi politici”: tra questi, anche quello di Michele Reina. Nell’aprile del 1999, dopo i primi due gradi di giudizio, il processo è approdato in Cassazione, dove sono state confermate sia l’impianto accusatorio che le pene irrogate. Con Salvatore Riina, sono stati condannati al carcere a vita Bernardo Provenzano, Pippo Calò, Michele Greco, Bernardo Brusca, Francesco Madonia e Antonino Geraci.

ADVERTISEMENT
Prec.

Dermatite atopica grave, in arrivo nuove terapie

Succ.

Verso l’11 marzo-Salvini a Napoli: striscioni e canzoni fomentano il botta e risposta

Può interessarti

Alilauro: a Ischia sconti per chi va in monopattino
Da Sud a Sud

Alilauro: a Ischia sconti per chi va in monopattino

19 Agosto, 2022
Confesercenti Campania: a Ferragosto aperte il 49% delle attività, servizi e ristorazione garantiti
Da Sud a Sud

Confesercenti Campania: Napoli capitale dell’accoglienza anche a ferragosto

17 Agosto, 2022
È morto Claudio Garella, il portiere del primo scudetto del Napoli
Da Sud a Sud

È morto Claudio Garella, il portiere del primo scudetto del Napoli

12 Agosto, 2022
Confesercenti Campania: boom di turisti a ferragosto a Napoli
Da Sud a Sud

Confesercenti Campania: boom di turisti a ferragosto a Napoli

12 Agosto, 2022
Il Vescovo Battaglia incontra l’associazione iKen su bullismo, discriminazione e lotta alla camorra
Da Sud a Sud

Il Vescovo Battaglia incontra l’associazione iKen su bullismo, discriminazione e lotta alla camorra

12 Agosto, 2022
Sabato 14 agosto al lido Varca d’oro si celebra “la festa dell’estate”
Da Sud a Sud

Sabato 14 agosto al lido Varca d’oro si celebra “la festa dell’estate”

12 Agosto, 2022
Succ.
Verso l’11 marzo-Salvini a Napoli: striscioni e canzoni fomentano il botta e risposta

Verso l’11 marzo-Salvini a Napoli: striscioni e canzoni fomentano il botta e risposta

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi Articoli

Aggressione omofoba a Sperlonga: coppia di turiste picchiate in strada

Aggressione omofoba a Sperlonga: coppia di turiste picchiate in strada

di Redazione Napolitan
19 Agosto, 2022
0

Una coppia di turiste in vacanza a Sperlonga, rinomata cittadina del litorale laziale, è stata oggetto di un'aggressione omofoba. A...

Uomo ucciso e fatto a pezzi da moglie e figli nel salernitano

Uomo ucciso e fatto a pezzi da moglie e figli nel salernitano

di Redazione Napolitan
19 Agosto, 2022
0

Quando 18 giorni fa una moglie si è presentata dai carabinieri per denunciare la scomparsa del marito, i militari dell'arma...

Investire sul web: Come scegliere la piattaforma

Trading per tutti: ecco il programma automatico Alfa Advisor 

di Redazione Napolitan
19 Agosto, 2022
0

Il forex trading può essere considerato come uno dei settori più redditizi per chi sa cosa sta facendo. Tuttavia, per...

VIDEO-Medico insultato da paziente per il colore della pelle

VIDEO-Medico insultato da paziente per il colore della pelle

di Redazione Napolitan
19 Agosto, 2022
0

Il medico camerunense Andi Nganso è stato vittima di attacco razzista da parte di un paziente nel punto di primo...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Posting....