• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
venerdì, 31 Ottobre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Ponticelli-Via Carlo Miranda: da terra al centro di progetti di riqualifica a terra dei fuochi

Luciana Esposito di Luciana Esposito
6 Agosto, 2017
in In evidenza, News
0
Share on FacebookShare on Twitter

img-20170717-wa0019Via Carlo Miranda è una strada di Ponticelli che più e meglio di qualunque altra rispecchia l’essenza di un quartiere, sopraffatto dal degrado e vittima di un’inerzia politica e istituzionale che stenta ad avviare concretamente la riqualifica del territorio.

ADVERTISEMENT

Un terreno, vasto, esteso e in preda all’incuria che, in più circostanze, è stato tirato in ballo in progetti di riqualifica, soprattutto di edilizia popolare che avrebbero concorso a risolvere lo stato di emergenza abitativa in cui versano migliaia di nuclei familiari nella sola Ponticelli e che, invece, è a tutti gli effetti una delle tante discariche a cielo aperto del quartiere.

I lavori che avrebbero dovuto portare alla realizzazione di nuovi plessi di edilizia popolare, in realtà, furono avviati, ma bruscamente interrotti perchè non autorizzati e definitivamente fermati, in seguito ad un incidente in cui perse la vita un ragazzino: quei cantieri dismessi, infatti, erano il campo di gioco dei bambini del posto che si introducevano con estrema facilità tra ammassi di cemento e ferri penzolanti. Nessuna messa in sicurezza, nessun sigillo: poi, in seguito all’incidente costato la morte a Francesco Paolillo, è calato il sipario sull’intero progetto e su quel terreno che continua a preservare il suo status di potenziale chiave di svolta per la reale riqualifica di una periferia disagiata, ma costretta a vedersi divorare dalla ferocia del degrado.

L’ex assessore al patrimonio ed attuale presidente del consiglio comunale, Sandro Fucito, durante la campagna elettorale del 2016, contestualmente all’avvio del progetto di riqualifica del Rione De Gasperi di Ponticelli che non assicura un alloggio a tutti gli aventi diritto che abitano in quella sede, dichiarò che proprio in via Carlo Miranda, entro il 2020, avrebbe avuto luogo la costruzione di nuovi alloggi di proprietà del comune che avrebbero definitivamente risolto la situazione e la condizione di quelle famiglie che da decenni sono in attesa di un alloggio.

Subito dopo la riconferma di de Magistris sulla poltrona di Palazzo San Giacomo in veste di primo cittadino di Napoli, lo stesso Fucito, annunciò che i fondi che da investire per la realizzazione di quel progetto, non erano più disponibili.

Un copione che nel corso degli anni si è ripetuto più volte: “arriveranno i fondi.”… “I fondi non sono arrivati.”

Intanto, tra l’erba folta e incolta, si annida di tutto: le carcasse di auto rubate, rifiuti di qualsiasi tipo, compresi quelli speciali. E molto altro.

Approfittando della tranquilla discrezione che anima la strade del quartiere semideserto in questi giorni d’agosto, qualcuno ne ha approfittato per avviare “i soliti lavori”, necessari per spianare il terreno ed affossare balle di rifiuti e quintali di spazzatura sottoterra. Proprio lì, in quel terreno che si annida tra centinaia di case popolari. E proprio grazie alla tempestiva segnalazione dei residenti in zona è stato possibile correre ai ripari.

Alle spalle del parco Merola, proprio nell’arco degli stessi giorni in cui è in corso la realizzazione della quinta opera di street art, sono a lavoro diversi mezzi. Autocarri e ruspe utilizzati per spostare diversi metri cubi di rifiuti e per spianare il terreno. Sono spuntate anche alcune balle di “monnezza” proprio negli scavi di fondazione di altre palazzine popolari che dovevano essere costruite già da diversi lustri. Il piano, come detto, è stato poi bloccato.

Sono stati i residenti in zona ad allertare la polizia municipale di Napoli e gli organi competenti per una verifica di eventuali permessi che possano legittimare l’opera di privati sul terreno pubblico, insospettiti dalla presenza di quelle ruspe che nel corso degli anni si è registrata in diverse circostanze e proprio perchè al corrente del fatto che il comune di Napoli avesse intenzione di costruire un nuovo plesso di case popolari in quella sede, non avevano mai dato peso la cosa. In questo periodo storico, invece, le circostanze giocano a sfavore delle ecomafie, perchè a Palazzo San Giacomo è tutto fermo: dall’assegnazione degli alloggi a quelle delle case d’appoggio, compresi piano d’abbattimento e costruzione di nuovi alloggi. Lo sanno bene i cittadini che stanno seguendo con attenzione la “telenovelas Rione De Gasperi” e pertanto hanno erano certi che quelle ruspe non fossero armate di buone intenzioni.

Intanto si dovrà capire come questi rifiuti siano arrivati sul posto e se sono in corpo operazioni per occultare i cumuli così come già capitato in altre zone. I lavori erano necessari per movimentare il terreno e i rifiuti che resta da accertare se interrati lì da lungo tempo o introdotti di recente.

L’area, come detto, era già stata sottoposta a sequestro, quindi, i responsabili della ditta. sorpresa ad operare in quel terreno, tra le tante cose, potrebbe anche rispondere del reato di violazione dei sigilli.

Invero, la politica adottata in materia di messa in sicurezza di quell’area, ha sempre destato molte perplessità: anche quando Paolillo si introdusse in quell’area, perdendo la vita in seguito alla caduta all’interno del vano di un ascensore, quella terra non era accessibile al pubblico o, perlomeno, non doveva esserlo.

E, allora, perchè i bambini abitualmente si recavano in quel cantiere dismesso per giocare e curiosare tra mille pericoli?

E dopo la morte di Paolillo, perchè “la linea morbida e tollerante” ha continuato a vegliare su quel cantiere a cielo aperto che, per anni, è stato alla mercè di chiunque, ricordiamolo, in primis della criminalità che era proprio lì che nascondeva le auto rubate per rivenderne i pezzi o per occultarle, dopo averle utilizzate per mettere a segno furti, rapine e in alcuni casi, perfino qualche omicidio.

Lo scorso inverno, la polizia municipale ha effettuato degli interventi e ha provveduto a rimuovere le carcasse di due auto, ma la vasta proporzione del terreno e l’entità dei rifiuti rilevabili già a vista, imponevano tutt’altri e ben più severi e risolutivi interventi. Perchè così non è stato?

Le responsabilità di colpa che hanno determinato l’insorgenza di un disastro ambientale con effetti nocivi sui residenti in zona, va equamente ripartita tra chi ha sversato i rifiuti in quella sede e chi aveva il potere e l’autorità per intervenire ed è rimasto a guardare.

Puntualmente, ogni estate, quel vasto terreno viene divorato dalle fiamme: fitti roghi alimentati da erba secca e rifiuti sono ormai una consueta e consolidata abitudine.

Le fiamme si spengono e il nastro si riavvolge.

L’erba ricresce, altri rifiuti vengono gettati in quell’area e l’estate seguente un nuovo incendio concorre a “fare pulizia”, con tutte le ripercussioni che quei fumi maleodoranti e cupi comportano sulla salute dei cittadini.

Un ciclo che, fin qui, nessuno ha arrestato.

Seppure l’area includa un cantiere non ancora messo in sicurezza, ma lasciato in balia di vandali e malintenzionati, nessuno ha provveduto ad attenzionare l’area apponendo dei sigilli, meno che mai, in seguito all’ultimo violento incendio che, anche quest’estate è divampato in quella zona, minacciando seriamente l’incolumità delle famiglie che vivono nel vicino parco Merola.

Quale futuro attende il terreno di via Carlo Miranda, in virtù degli ultimi clamorosi sviluppi?

Tags: assessore al patrimonioComune di Napolidegradoedilizia popolareEmergenza incendinapolinapoli estponticellirione de gasperisandro fucitovia carlo miranda
ADVERTISEMENT
Prec.

6 agosto 1992: agricoltore ucciso in un agguato in un’officina, mentre attendeva la riparazione del trattore

Succ.

6 agosto 1985: la mafia uccide il vicequestore Antonino Cassarà e l’agente Roberto Antiochia

Può interessarti

Caso Boccia-Sangiuliano: la sintesi della storia che ha portato alle dimissioni del Ministro della Cultura
Cronaca

Carabinieri nella redazione di Anteprima24: sequestro preventivo dopo denuncia di Sangiuliano e della moglie

30 Ottobre, 2025
Spalletti e l’addio al Napoli: «Lascio per mia figlia, ha bisogno di me»
News

Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus

30 Ottobre, 2025
Riforma della giustizia: via libera del Senato alla separazione delle carriere, ecco cosa cambia
In evidenza

Riforma della giustizia: via libera del Senato alla separazione delle carriere, ecco cosa cambia

30 Ottobre, 2025
Epidemia di salmonella e pomodorini siciliani: cosa dicono i report dell’UE
News

Epidemia di salmonella e pomodorini siciliani: cosa dicono i report dell’UE

30 Ottobre, 2025
Cronaca

Spreco da 5,7 milioni alla SMA Campania: in sette a giudizio per acquisti online, Spotify e fatture doppie

30 Ottobre, 2025
Napoli saluta James Senese: l’ultimo applauso al maestro del “Neapolitan Power”
News

Napoli saluta James Senese: l’ultimo applauso al maestro del “Neapolitan Power”

30 Ottobre, 2025
Succ.
6 agosto 1985: la mafia uccide il vicequestore Antonino Cassarà e l’agente Roberto Antiochia

6 agosto 1985: la mafia uccide il vicequestore Antonino Cassarà e l'agente Roberto Antiochia

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Caso Boccia-Sangiuliano: la sintesi della storia che ha portato alle dimissioni del Ministro della Cultura

Carabinieri nella redazione di Anteprima24: sequestro preventivo dopo denuncia di Sangiuliano e della moglie

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

Nella giornata di ieri i Carabinieri della Polizia Giudiziaria di Roma si sono presentati presso la redazione di Benevento del quotidiano online Anteprima24,...

Spalletti e l’addio al Napoli: «Lascio per mia figlia, ha bisogno di me»

Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

La Juventus ha scelto Luciano Spalletti come nuovo allenatore dopo l’esonero di Igor Tudor, dovuto a una serie negativa di...

Maltempo in arrivo per la festa: allerta in Campania per la “tempesta di Halloween”

Maltempo in arrivo per la festa: allerta in Campania per la “tempesta di Halloween”

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

La regione Campania si prepara a un peggioramento significativo delle condizioni meteo in concomitanza con la notte di Halloween: è...

Tecnologia delle macchinette nei giochi d’azzardo nell’arte e nella cultura napoletana moderna 

di Redazione Napolitan
30 Ottobre, 2025
0

Nel centro di Napoli, si potrebbe dire che la tecnologia delle macchinette da gioco d’azzardo abbia preso una piega curiosamente nuova, sfociando quasi nel simbolico. A pensarci, questeapparecchiature hanno stravolto in parte lo scenario cittadino, finendo per modificare anche il modo in cui si vive la notte, mescolando qualcosa di tradizionale e, insieme, molto moderno. I dati – almenoquelli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il 2023 – parlano di un’espansione notevole: più di 23.000 terminali attivi tra VLT e versioni classiche, solo in Campania.   Non...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?