E’ diventata subito virale la storia di Etienne Godard che sembra tratta da un romanzo d’avventura: il ragazzo francese ha deciso di compiere il giro del mondo in sella alla sua bici e, giunto a Castel Volturno, è stato protagonista di uno spiacevole episodio.
Qualcuno ha rubato la sua bici, dopo ben 11 mesi di viaggio e 15mila km macinati in bicicletta, la criminalità ha messo i bastoni tra le ruote del 30enne medico francese. Mentre stava facendo un bagno in un lido di Castel Volturno, quindi nel casertano, gli hanno rubato la bicicletta.
Etienne, insieme a sua mia moglie Mathilde, anche lei medico, ha preso un anno sabbatico, proprio per immergersi in quell’appassionante avventura che li ha portati a girare il mondo in bici.
Oltre al danno arrecato al giovane sotto il profilo affettivo, su quella bici c’era di tutto: attrezzatura da campeggio, telefono, macchina fotografica, gli occhiali da vista.
Un furto che rischiava di rilanciare su scala internazionale uno dei luoghi comuni più famosi legati ai cittadini campani: “ladri”, “disonesti”. E, invece, ci ha pensato la stragrande maggioranza della cittadinanza locale a pareggiare i conti.
L’uomo lancia un appello tramite facebook chiedendo aiuto per ritrovare bici e materiale contenuto nelle borse che vi erano attaccate e offrendo in cambio una lauta ricompensa, da lì accade qualcosa che non poteva prevedere e che proprio non si aspettava.
Tantissimi messaggi di solidarietà non solo di circostanza, ma anche manifestata attraverso un’iniziativa concreta: «Castel Volturno ricompra la bici rubata». Si chiama così il gruppo Facebook che supporta una raccolta fondi avviata da un gruppo di abitanti di Castel Volturno, mobilitatisi spontaneamente, per riparare al torto subito dal turista francese nella loro cittadina.
E non è tutto. Mario Schiano, titolare della storia fabbrica di biciclette, ha deciso di regalare una bici touring ad Etienne.
A darne notizia è il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, nel corso della diretta de La Radiazza: “La Campania non è solo il territorio in cui ti rubano la bicicletta fermando il tuo giro del Mondo, – ha dichiarato Borrelli – ma anche quello in cui c’è gente che ti dà immediatamente un’altra bicicletta per continuare quel giro del Mondo. Se è vero che nel nostro territorio ci sono problemi di vario tipo, anche di criminalità, è vero anche che ci sono tanti che sono pronti a impegnarsi per superare quei problemi e per aiutare chi è vittima di violenze e soprusi, come in questo caso“.