Si è svolta domenica 28 gennaio allo Starhotels Terminus di Napoli la prima tappa del premio “Capa Tosta”, nato da un’idea di Andrea Riccio, fondatore di Wedding Solution, azienda specializzata in arredi e allestimenti per eventi.
Un vero e proprio premio itinerante che porterà Andrea Riccio in giro per l’Italia per premiare gli imprenditori più caparbi che con la determinazione tipica dei “capa tosta” sono riusciti ad affermarsi e a realizzare il proprio sogno.
Un “capa tosta” lo riconosci subito, brilla per creatività e spirito d’iniziativa è il leader naturale che con testardaggine e perseveranza raggiunge sempre nuove mete precedendo mode e tendenze.
Il testardo batte la testa, il “capatosta” la usa.
Un premio che nasce da un’esigenza ben precisa, così come spiega lo stesso Andrea Riccio: “Un’idea che ho sviluppato in seguito alla presentazione del libro che ho sentito la necessità di scrivere per raccontare il mio percorso di vita. Le tante difficoltà vissute nei miei primi 40 anni, mi hanno permesso di creare una società di successo partendo da zero. Nel libro racconto che esistono due fattori importanti che determinano la crescita esponenziale di un’azienda: la creatività e la capa tosta.
La “capa tosta”, classico termine napoletano, conosciuto in tutta Italia, utilizzato per indicare colui che si mette in testa di raggiungere un obiettivo e se realmente desidera farlo, non ci sono muri o barriere così alte da poterne bloccare il desiderio di raggiungere l’obiettivo. La creatività, una delle materie che ho approfondito con gli studi, invece, ti porta ad avere una mente allenata che ti permette nei momenti bui e di difficoltà di trovare il guizzo giusto per affrontare e risolvere il problema in modo veloce, individuando più soluzioni per farlo.”
Chiara, dunque, l’anima del libro di Andrea e ancor più la mission che intende perseguire individuando un vero e proprio esercito dei “capatosta”: “Ho selezionato tra gli amici fornitori che mi hanno accompagnato in quest’ultimo periodo, coloro che a loro volta si sono contraddistinti come esempio di capa tosta. Questo premio vorrei che fungesse da sprone per indurre imprenditori ed aspiranti tali a fissare un obiettivo e raggiungere il sogno, come ci sono riuscito io anche i miei amici e per stimolare chi in questo momento non sa che strada prendere, il mio libro può essere un valido alleato per trovare degli spunti. “
Tra i vari leader meritevoli di questo riconoscimento, Andrea Riccio ha scelto anche Oscar Leonessa: “A mio avviso è un imprenditore che rispecchia appieno i canoni del “capa tosta”. L’amicizia che ci lega spesso lo ha portato a raccontarmi la sua storia e i rapporti con la sua famiglia. Oscar si porta addosso un peso innegabile, quello che deriva da un cognome blasonato, presente da circa 4o anni nel mondo della ristorazione, lui è la nuova leva e quindi detiene un carico di responsabilità importante che fin qui ha brillantemente gestito. Non solo per questo, a mio avviso, possiede tutte le caratteristiche del “capa tosta” e lo dimostra in tutto quello che fa: si destreggia tra varie attività e tutte le volte che deve ristrutturarne una, ad esempio, lo fa in modo caparbio e diretto, poi, ha sempre rivolto molta attenzione all’educazione e alla scuola, ultimamente si sta dedicando anche al sociale, tant’è vero che sta iniziando un progetto di riqualificazione di una piazza del suo comune. Anche lui è uno che non si ferma mai.”
Dal suo canto, Oscar Leonessa ha esternato sui social le emozioni derivanti dal riconoscimento che l’amico Andrea ha voluto tributargli: “Appena apro gli occhi al mattino comincio a pensare a tutto quello che devo, posso e potrei fare. Quindi mi alzo dal letto e comincio a premere il piede sull’acceleratore, passo la giornata senza fermarmi un attimo fino ad arrivare a sera esausto, pensando sempre che il percorso è ancora molto lungo.
Il premio che mi ha consegnato stasera Andrea Riccio e le sue parole mi hanno fatto fermare per un istante a voltarmi indietro fino al momento in cui ci siamo conosciuti, dandomi la possibilità di rendermi conto di tutta la strada percorsa da quel giorno fino a stasera, ed essere orgoglioso del lavoro svolto.
Caro Andrea ne approfitto di questo mezzo di comunicazione che tu usi tanto, per ringraziarti pubblicamente .
Un abbraccio forte, e… non mollare mai il pedale.”