Identificati e fermati gli autori dell’aggressione della guardia giurata Francesco Della Corte, aggredito a colpi di bastone lo scorso 3 marzo mentre stava chiudendo la stazione della metropolitana di Piscinola, a Napoli, e deceduto due giorni fa in ospedale.
Si tratta di tre minorenni, due 16enni ed un 17enne, fermati dalla Polizia con l’accusa di tentata rapina e omicidio doloso. I ragazzini, tutti incensurati, hanno confessato l’aggressione e sono stati portati nel carcere di Nisida. Nessuno di loro frequenta un istituto scolastico. Della Corte, 51 anni di Marano di Napoli, fu colto alle spalle e picchiato mentre stava effettuando gli ultimi controlli prima di chiudere il cancello d’ingresso alla stazione della metro.
I tre minorenni hanno confessato di averlo aggredito, colpendolo con un bastone alla testa, perchè intendevano sottrargli la pistola, ma non ci riuscirono, perchè il vigilante la teneva ben nascosta. Quando i poliziotti del commissariato di Scampia arrivarono alla stazione di Piscinola, lo trovarono inginocchiato vicino all’auto della società per cui lavorava – la Security Service – con il viso completamente insanguinato e una vistosa ferita in testa. In un cassonetto nei pressi dell’auto gli agenti trovarono un bastone di legno e la borsa di Della Corte.
Trasportato all’ospedale Cardarelli e operato d’urgenza al cervello, Della Corte era in coma farmacologico da 10 giorni, ma nella notte tra giovedì 15 e venerdì 16 marzo è morto.
Una morte che aggrava la posizione dei tre minori autori della violenta aggressione a scopo di rapina che dovranno rispondere del reato di omicidio.
Nei confronti dei tre è stato emesso un decreto di fermo al termine dell’inchiesta della Polizia, coordinata dalla procura dei minori di Napoli.
Gli uomini del commissariato di Scampia sono risaliti ai due sedicenni e al diciassettenne sia attraverso le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza sia grazie ad una serie di intercettazioni e di interrogatori di persone sospettate di aver avuto un ruolo nella vicenda. I tre, secondo quanto ricostruito, avrebbero atteso l’arrivo del vigilante alla stazione della metro per impossessarsi della pistola e poi, armati di due piedi di un tavolo in legno trovati in strada, lo hanno aggredito alle spalle, colpendolo ripetutamente alla testa. I ragazzini non sono però riusciti a prendere l’arma poiché Della Corte la teneva ben nascosta in una tasca interna della giacca.