Un ragazzo di 22 anni, di origini senegalesi e con regolare permesso di soggiorno in Italia, durante la giornata di giovedì 2 agosto è stato ferito mentre era in strada, avvicinato da due persone in scooter che gli hanno sparato.
“Ho avuto molta paura, una cosa del genere non l’ho mai vista in vita mia”. Nel suo letto dell’ospedale Loreto Mare, dove è ricoverato, Cisse’ Elhadji Diebel ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa, seppure ancora scosso dall’accaduto. Il 22enne ha la gamba destra completamente fasciata. Il proiettile gli ha trapassato la coscia, ma, dice, “il telefono cellulare mi ha salvato”. Mostra un buco sulla tuta, all’altezza dell’inguine. “Hanno sparato tre colpi. Uno è andato a vuoto, uno mi ha colpito la gamba destra e il telefonino mi ha salvato la sinistra”. Cissè ribadisce sul trovarsi bene e di vivere facendo l’ambulante in via Bologna, una strada delle tante strade del Vasto, poco distante dalla stazione Centrale di Napoli.
“Stavo andando a casa, ero fermo con i miei amici quando sono arrivati in due, senza dire nulla e hanno fatto fuoco, non hanno detto nulla, hanno solo sparato. Penso sia razzismo. Io qui in città e in Italia non ho mai fatto nulla di male. Non so se dopo quello che è successo voglio restare a Napoli. Io ora voglio solo guarire”. Il ragazzo, intorno alle 22 di giovedì 2 agosto, si trovava in compagnia di due amici, in strada, quando è si è avvicinato uno scooter con a bordo due persone: secondo quanto riferito dai compagni della vittima i due erano di pelle bianca, e uno di loro ha esploso i colpi di pistola, uno dei quali ha colpito a una gamba Diebel. Sull’episodio indaga la polizia. Il ferito è stato condotto nell’ospedale Loreto Mare. Non è in pericolo di vita. Il giovane ha un proiettile conficcato nella parte femorale distale della gamba destra con conseguente frattura del ginocchio. Al momento i medici che lo hanno in cura stanno valutando se sia necessario un intervento chirurgico immediato per la rimozione del proiettile o se sia meglio procedere prima alla trazione dell’arto. Qualora si decidesse per questa seconda ipotesi, il ragazzo potrebbe essere trasferito all’Ortopedia dell’ospedale del Mare di Ponticelli. Oggi, venerdì 3 agosto alle 17, la comunità senegalese cittadina e l’associazione “NapoliSenzaConfini”, hanno organizzato a piazza Garibaldi una manifestazione di solidarietà.
“Chiediamo a tutte e tutti – scrivono gli organizzatori – italiani e immigrati, antirazzisti e antirazziste di scendere in piazza. Mobilitiamoci insieme contro gli attentati razzisti!”. Aderiscono anche la Giunta di Napoli, Arcigay e “Napoli Antirazzista”.
Le indagini sono affidate alla Squadra mobile, con un’apposita task force dedicata, secondo quanto riferito dal questore De Jesu che invita alla massima cautela, prima di sbandierare il movente razzista, in quanto la sparatoria è avvenuta in un’area con diverse criticità, nella quale “si fondono vari profili criminali e anche un’alta concentrazione di extracomunitari alcuni con attività di vendita anche ambulante legittima, altri abusivi.” Il fatto si inserisce nel quadro di una situazione di tensione intrecciate, tra residenti ed extracomunitari, ma anche tra criminalità organizzata e criminalità “importata”. “A distanza di poche ore da un fatto anomalo – aggiunge De Iesu – non è possibile ancora individuare la matrice, tant’è che gli investigatori stanno tornando sul posto per risentire la vittima, le persone che erano con lui, e ricostruire la dinamica di fatti fine dettagli, acquisendo anche immagini di sistemi di videosorveglianza a medio e lungo raggio. È ancora prematuro fare qualsiasi tipo di considerazione su quanto accaduto”. Il senegalese ha regolare permesso di soggiorno, non ha precedenti, e la sua carta d’identità lo vede residente a Lecce.
“Questo gravissimo episodio è l’ennesimo di una lunga sequenza di aggressioni e violenze contro i migranti, e in particolare gli uomini e le donne nere, che si sono moltiplicate in questi mesi, in questi giorni purtroppo anche in Campania dove contiamo solo nell’ultima settimana diverse aggressioni”. E’ il momento di scendere in piazza, è il momento di dire basta e dobbiamo farlo adesso!”. E’ cosi’ che la Comunità senegalese di Napoli e gli attivisti della Rete antirazzista annunciano per oggi pomeriggio (ore 17) una manifestazione di protesta dopo il ferimento, ieri sera, di un immigrato a Napoli.
Gli attivisti ricordano i casi degli ultimi giorni: “L’aggressione ad un cittadino nigeriano a Villa Literno, ad un immigrato dal Mali colpito con pistola a pallini a San Cipriano, tre cittadini del Bangladesh pestati al Lago Patria”, tra gli altri”. “E’ un momento in cui la violenza razzista si sente legittimata”, concludono.