Amadou Balde, di 23 anni, della Guinea; Ceeay Aladje, gambiano, di 20 anni, e Moussa Kande, di 27: questi i nomi di tre delle quattro vittime che hanno perso la vita nell’incidente stradale avvenuto lo scorso sabato 4 agosto.
Il furgoncino sul quale viaggiavano i braccianti di ritorno da una giornata di lavoro nei campi si è schiantato contro un tir.
Durante la giornata di lunedì 6 agosto, alla stessa ora e ancora una volta nel foggiano, si è verificato un incidente che ha visto coinvolti un tir e un furgoncino: 12 braccianti sono morti, tutti migranti.
Si indaga per caporalato: per capire se il terribile incidente stradale avvenuto sabato pomeriggio sulla strada provinciale 105, tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri nel quale sono morti quattro braccianti agricoli, tutti migranti, sia avvenuto in un contesto di degrado delle condizioni di lavoro. In un contesto di sfruttamento, di marginalità sociale, di un sistema di trasporto dei lavoratori consegnato forse nelle mani dei caporali. O di chi si arrangia con mezzi di fortuna, mettendo ogni giorno a repentaglio la vita e la sicurezza delle migliaia di lavoratori, per lo più stranieri, che in questo periodo arrivano nelle campagne del Foggiano per la raccolta dei pomodori. Persone spesso costrette alla sopravvivenza tra le baracche dei ghetti, ragazzi soli, sfuggiti all’inferno della guerra sfidando la sorte e giunti in Italia alla ricerca di una vita migliore, costretti a lavorare in condizioni di schiavitù nei campi, senza tutele e sottopagati. 16 persone hanno perso la vita nell’arco di tre giorni, in questo clima.
Tornavano da una giornata trascorsa nei campi. Non avevano documenti di riconoscimento nelle tasche. Ma avevano ancora in testa i cappellini che i sindacalisti di categoria avevano distribuito nelle campagne per farli riparare dal sole cocente. La Polizia sta cercando di stabilire in quale zona fossero andati a lavorare e dove fossero diretti. E, soprattutto, si sta cercando di accertare se avessero regolare contratto di lavoro. E chi fosse la persona alla guida del furgone. Informazioni che potranno fornire i quattro feriti: sono anche loro migranti e sono stati ricoverati in ospedale, a Foggia. Le loro condizioni sono gravi ma stabili e non corrono pericolo di vita. I rappresentanti di diverse sigle sindacali sono andati a trovarli in ospedale e per dire ‘basta’ ad ogni forma di sfruttamento.
E’ stata organizzata una manifestazione che si terrà il prossimo mercoledì 8 agosto a Foggia. Promossa dalla Flai Cgil Puglia, insieme a Fai e Uila e ad Arci, Libera, Terra, Consulta sull’immigrazione di Foggia e Cerignola, e associazioni.