Un boato fragoroso, udito perfino dai residenti dei comuni limitrofi, ha segnato la notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 settembre nel vesuviano, dove torna in voga l’incubo del racket.
Un boato consequenziale all’esplosione di un ordigno, piazzato davanti alla saracinesca di un negozio di abbigliamento aperto di recente in via Giuseppe Mazzini a Pollena Trocchia, intorno all’1.30, ha letteralmente fatto saltare dal letto centinaia di abitanti del vesuviano. La deflagrazione, infatti, è stata udita anche a Ponticelli e in altri comuni situati a diversi chilometri di distanza dal luogo dell’accaduto.
Sul posto sono immediatamente giunti i vigili del fuoco e i Carabinieri della tenenza di Cercola e della Compagnia di Torre del Greco che hanno subito avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto e risalire all’identità degli autori di quello che a tutti gli effetti appare un raid intimidatorio di matrice camorristica.
Al momento i Carabinieri stanno visionando le telecamere del sistema di videosorveglianza del territorio per entrare in possesso di immagini che potrebbero rivelarsi preziose per ricostruire i fatti.
Il negozio di abbigliamento finito nel mirino della malavita locale, di recente apertura, non sarebbe l’unica attività commerciale taglieggiata dalla camorra.
E’ notoriamente risaputo che ferragosto è uno dei tre momenti dell’anno, oltre a Natale e Pasqua, in cui la camorra pretende il pedaggio di una tassa per il mantenimento dei “carcerati e delle loro famiglie”. Secondo quanto riferiscono fonti investigative, quella che sta per volgere al termine, è stata una stagione piuttosto rovente per i commercianti del vesuviano e non solo per le temperature da record registrate dai bollettini meteo, ma anche per le asfissianti ed esose richieste estorsive subite.
Tuttavia, gli inquirenti precisano che al momento non è esclusa nessuna pista.