Svelati i vincitori del concorso lanciato da Airbnb insieme al Comune di Verona per trascorrere la notte di San Valentino nel luogo simbolo dell’amore romantico nel mondo, Casa di Giulietta.
I moderni Giulietta e Romeo sono Olesia (30 anni) di Mosca, e Amine (35 anni) statunitense di origini marocchine che vive a New York. La loro storia d’amore, tormentata ma a lieto fine, ha conquistato la giuria che ha deciso di assegnare a loro il premio invitandoli a trascorrere San Valentino a Verona.
Il concorso, lanciato il 21 gennaio e diffuso in 20 paesi, ha fatto velocemente il giro del mondo generando e oltre 6000 persone in pochi giorni hanno inviato la propria lettera a Giulietta tramite il sito airbnb.it/juliet nella speranza di essere selezionati per trascorrere San Valentino a Verona.
Tantissime le lettere arrivate dagli Stati Uniti, seguiti da Italia, Regno Unito, Francia e Messico. L’arduo compito di selezionare la coppia vincitrice è stato assegnato a una giuria composta da un rappresentante del Comune di Verona, un cittadino veronese e un responsabile di Airbnb. Insieme i giurati hanno selezionato le storie più belle valutandole in base all’originalità, al romanticismo, ma soprattutto in base quanto fossero rappresentative dei valori della storia di Romeo e Giulietta.
I vincitori, Olesia e Amine, sono protagonisti di un amore che ha trionfato sull’opposizione delle rispettive famiglie, che non li volevano insieme a causa delle differenze culturali. Olesia non si è però mai data per vinta e si è persino trasferita in Algeria per studiare l’arabo e comunicare con la famiglia di Amine nella loro lingua. Questo gesto ha conquistato la mamma e lo zio del ragazzo che hanno dato la loro benedizione ai due giovani innamorati. In un viaggio a Roma lo scorso autunno, Amine ha finalmente potuto chiedere a Olesia di sposarlo. Fino al matrimonio i due innamorati saranno ancora costretti a vivere lontani, lei in Russia e lui a New York. Il viaggio a Verona sarà l’occasione per incontrarsi di nuovo e celebrare il loro amore.
Il 14 febbraio, Olesia e Amine vivranno un soggiorno indimenticabile. Saranno accolti nella Casa di Giulietta da un maggiordomo personale che mostrerà loro la casa prima di accompagnarli nel salone, dove ad aspettarli ci sarà una romantica cena a lume di candela preparata per l’occasione dallo chef stellato Giancarlo Perbellini. Prima di ritirarsi per la notte nella camera di Giulietta, dove dormiranno nel ‘Letto di Giulietta’, il letto originale utilizzato da Zeffirelli nel film ‘Romeo e Giulietta’, gli innamorati si rilasseranno davanti al camino leggendo e rispondendo ad alcune delle decine di lettere d’amore che ogni giorno persone da tutto il mondo inviano a Giulietta.
Chi non è stato selezionato avrà comunque la possibilità di trascorrere momenti romantici a Verona prenotando una delle quattro Esperienze Airbnb create dai veronesi per l’occasione: Cena con Chef stellato, per provare il menu ispirato a Giulietta creato dallo Chef stellato Giancarlo Perbellini, Romantic Photowalk, per un servizio fotografico di coppia, Un assaggio di Verona, una passeggiata culinaria nel centro storico e infine, Assistente di Giulietta per un giorno, per leggere e rispondere alla lettere che arrivano al Club di Giulietta.
La lettera di Olesia a Giulietta:
“Io vivo in Russia e lui negli Stati Uniti, ci siamo incontrati nel 2013 e per quattro anni siamo rimasti grandi amici. Col tempo la nostra amicizia si è trasformata in amore, ma fin da subito ci siamo scontrati con molte differenze culturali – una tra tutte, il fatto che nella sua tradizione la madre dello sposo deve accettare la sposa. Tutta la sua famiglia, molto legata alle usanze culturali e religiose, si disse fortemente contraria al nostro amore e al nostro matrimonio; addirittura lo zio di Amine, colui che insieme alla madre avrebbe avuto l’ultima parola dal momento che il padre di Amine è venuto a mancare, giurò che avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per impedire la nostra unione. Nel frattempo, io persi mia mamma, e questa perdita rese ancora più importante per me l’accettazione da parte della mamma di Amine. Così decisi di trasferirmi in Algeria per studiare l’arabo. Vi rimasi 6 mesi, il tempo necessario per apprendere la lingua e avere la possibilità di andare dalla madre di Amine e parlare con lei nella sua lingua. Quando lo zio scoprì quello che avevo fatto, si infuriò e io dovetti fare ritorno in Russia. Sette mesi e altri tentativi dopo, lo zio accettò di incontrarmi e alla fine si disse favorevole al nostro matrimonio. Lo scorso ottobre mi sono incontrata con Amine a Roma, dove mi ha chiesto ufficialmente di sposarlo! A luglio finalmente diventeremo marito e moglie, e al momento viviamo separati, io a Mosca e lui a New York, per risparmiare per il matrimonio. Questo viaggio a Verona potrebbe essere la nostra unica occasione per vederci prima del matrimonio, per questo spero dal profondo del mio cuore che la nostra storia vinca. Grazie, Olesia”.