L’apertura delle librerie, negozi per l’infanzia e cartolibrerie nella giornata di martedì 14 aprile rappresenta il primo segnale di ritorno alla normalità con l’auspicio che dopo il 3 maggio il governo possa dare il via alla riapertura di tante altre attività lavorative. e di speranza rispetto al periodo difficile che l’Italia sta attraversando e che di certo non è finito.
Mentre impazza il toto-vacanze e a tenere banco sui media è la proposta dei box in plexiglass a delineare postazioni balneari e coperti al ristorante, trapelano alcune indiscrezioni in merito a quelle che saranno i vari step che segneranno la tanto attesa Fase 2.
Una fase plasmata intorno all’esigenza prioritaria: 40 metri quadrati. In una negozio o in un ufficio con queste dimensioni potranno accedere una persona alla volta per due operatori che dovranno essere muniti di mascherine e guanti. In caso di locali più piccoli, invece, il rapporto è di un operatore e un cliente.
Le regole che gli esercenti dovranno rispettare si annunciano più che severe e rigorose: sarà infatti obbligatorio non solo pulire e garantire il ricambio di aria dei locali, ma anche avere erogatori di disinfettanti e prevedere percorsi separati, evitando assolutamente assembramenti.
A partire dal 4 maggio, il governo potrebbe optare per la libera circolazione delle persone con mascherine e distanziamento assieme alla riapertura di negozi tessili, di arredamento e di abbigliamento con ingressi scaglionati. Dopo, l’11 maggio, potrebbero riaprire anche i tribunali. Il 18 maggio dovrebbe toccare a bar e ristoranti con l’obbligo di distanze da rispettare fra i clienti. Per il 25 maggio viene ipotizzata la riapertura di parrucchieri e barbieri con obbligo di mascherina e ingressi singoli. La ripartenza del campionato di calcio potrebbe avvenire il 31 maggio, per arrivare infine alla riapertura delle scuole a settembre.
Nulla di ufficiale, per il momento, ma il Premier Giuseppe Conte potrebbe annunciare le tappe fondamentale della fase 2 già nella prossima conferenza stampa, seguita da un ulteriore decreto.