La camorra pagava ancora le famiglie dei killer di Giancarlo Siani, il giovane giornalista de “Il Mattino” ucciso la sera del 23 settembre 1985.
Una verità amara emersa dalla vasta operazione odierna che ha portato a numerosi arresti nel comune vesuviano di Torre Annunziata e a Marano di Napoli, cittadina dell’area Nord di Napoli.
Tra i destinatari del provvedimento figurano Ciro Cappuccio e Armando Del Core entrambi condannati in via definitiva all’ergastolo perchè esecutori materiali dell’omicidio del cronista. L’indagine ha consentito agli inquirenti di accertare che i Nuvoletta prima, e ad oggi i Polverino e gli Orlando hanno provveduto al sostentamento economico delle famiglie dei due killer che non hanno mai rescisso il loro vincolo criminale.
Un vero e proprio vitalizio che non è venuto meno neppure nel periodo in cui i Polverino e gli Orlando si sono fatti la guerra. Il sostentamento alle famiglie di Ciro Cappuccio e di Armando Del Core è stato una sorta di eredità che ben tre clan si sono passati nell’arco di quasi 35 anni. Un appoggio – è emerso – mai messo in discussione dai clan Nuvoletta, Polverino e Orlando, neppure in presenza di attriti tra queste ultime due cosche.
Così come, nel corso dgli anni, non è mai mancato il supporto economico della camorra tra le mura delle carceri. Questo, secondo gli inquirenti della DDA di Napoli che hanno coordinato l’indagine dei carabinieri (i pm Antimafia Di Mauro e Visone), la dice lunga sul contributo che questi due elementi devono avere fornito alle organizzazioni camorristiche di Marano di Napoli.
Il clan Polverino da oltre un trentennio opera nella zona di Marano, Quarto e comuni limitrofi, ma esteso la sua influenza anche nel capoluogo campano. Indagini dei carabinieri avevano già portato il 2 maggio 2011 all’arresto di 57 persone e il 4 giugno 2013 di altri 69. Dopo la decimazione del clan, questa frangia si è trovata in contrapposizione armata contro gli Orlando. Le indagini abbracciano un arco temporale che va dal 2014 al 2017.
Un provvedimento che, a distanza di 35 anni, conferma il valore del lavoro di Giancarlo Siani che aveva smascherato l’esistenza dell’alleanza tra il clan Nuvoletta di Marano e il clan Gionta di Torre Annunziata.