Continua ad aumentare il numero dei positivi al covid-19 in Campania: sono 29 i nuovi positivi al coronavirus su 1.546 tamponi, un dato che fa registrare l’incremento più alto nelle ultime settimane e che conferma una preoccupante tendenza all’aumento dei contagi.
Particolare apprensione si è registrata all’ospedale del Mare di Ponticelli, dove un paziente risultato positivo al covid-19 lo scorso lunedì 27 luglio si è dileguato ed è stato poi rintracciato poco dopo dalle forze dell’ordine prontamente allertate.
Secondo i dati dell’Unità di crisi, il totale positivi in Campania dall’inizio dell’epidemia sale a 4.955 su 326.098 tamponi. Nessuna nuova vittima (totale fermo a 434) e un paziente guarito (totale 4.128).
L’ansia per una nuova ondata di coronavirus ha spinto diversi Paesi europei a prendere provvedimenti nei confronti delle nazioni in cui si registrano nuovi focolai. Tanti i governi che hanno limitato i viaggi dei loro connazionali verso mete neanche molto lontane, ma comunque al di fuori dei confini nazionali con conseguenze non da poco sul turismo internazionale, risultato tre volte peggiore rispetto a quello del 2008, anno non proprio positivo, vista la crisi allora in atto.
Lo scontro diplomatico non ha tardato ad arrivare, anche perché Madrid vuole reagire sia verso quelle capitali, Londra, Parigi e Berlino, che hanno scoraggiato la popolazione a partire per il Paese iberico, sia verso coloro che non seguono le norme anti-coronavirus e, soprattutto nelle ore notturne, partecipano a feste improvvisate a base di alcol in spiaggia e nelle strade, infischiandosene del rischio contagio. A Madrid obbligo di mascherine anche all’aperto e multa fino a 15mila euro per gli indisciplinati. La Spagna non resta a guardare neanche di fronte alla decisione di Regno Unito, Belgio, Norvegia, Olanda e Germania che hanno deciso, a fronte dei nuovi focolai registrati in alcune zone del Paese iberico, di limitare i viaggi.
Un nuovo focolaio è stato trovato anche in una azienda agricola in Baviera, dove 174 dipendenti sono risultati positivi al coronavirus e 500 persone sono finite in quarantena. Con un innalzamento della media giornaliera di 207 casi in più rispetto alla metà di luglio.
Riflettori accesi soprattutto sulla Spagna, in particolar modo su Barcellona: chi rientra nel Regno Unito dopo un soggiorno deve farsi 15 giorni di quarantena, che scendono a dieci in Norvegia. Chi rientra in Belgio e in Olanda dopo essere stato in Catalogna, Paesi Baschi e Galizia, dovrà mettersi in isolamento. La Catalogna ha registrato ben 76mila contagi. Questo dato ha portato Parigi a dissuadere i viaggi in quella zona e fare comunque un test quando si rientra in Francia, dove non è da escludere che a breve vengano chiuse le frontiere. Anche Boris Johnson sta pensando alla stessa soluzione, nonostante le rimostranze del governo spagnolo che ha ricordato che in Gran Bretagna fino a questo momento ci sono stati 21mila casi in più rispetto alla Spagna. Senza parlare dei decessi, il numero più alto in Europa. Secondo la Gran Bretagna però molti contagi sono arrivati proprio in seguito a viaggi primaverili in Francia, Italia e Spagna.
Per quanto riguarda l’Italia, ancora non ci sono al momento disposizioni inerenti alla Spagna, ma il nostro Paese resta off limits per serbi, montenegrini e kosovari. Oltre a Bosnia Erzegovina e Macedonia.