I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno sequestrato 3 pistole e 48 cartucce trovate in una intercapedine ricavata in uno stabile del Lotto O di Ponticelli, arsenale del clan De Luca Bossa.
Le fiamme gialle del Gruppo Pronto Impiego hanno scoperto le armi durante delle perquisizioni in uno stabile scattate al termine di un inseguimento. Le armi erano in involucri custoditi un’intercapedine semichiusa da una porticina di alluminio.
Le 3 pistole hanno la matricola abrasa, 2 erano già complete di caricatore rifornito e colpo in canna. Accanto anche 48 cartucce. Si tratta di una pistola “Issc m22” e relativo caricatore rifornito con otto cartucce calibro 22; una pistola “Beretta 15”; una pistola con marchio “Tanfoglio” e relativo caricatore rifornito con 6 cartucce calibro 9×21; 34 cartucce sfuse calibro 22.
Sono in corso le ricerche di alcuni fuggitivi e accertamenti per verificare se le armi siano state utilizzati per compiere agguati o “stese”.
Un sequestro che continua a confermare il momento poco propizio per il clan De Luca Bossa, attualmente egemone a Ponticelli e che annovera la sua roccaforte proprio nel rione di edilizia popolare oggetto del sequestro delle armi ritrovate poche ore fa.
Ancora una volta, ad intralciare i piani del clan del Lotto O è la guardia di finanza.
Infatti, nel gennaio del 2017, furono proprio le fiamme gialle nel corso di una simile attività di controllo, a trarre in arresto Umberto De Luca Bossa, stimato essere l’attuale reggente dell’omonimo clan, fondato negli anni ’90 da suo padre, il sanguinario boss Tonino ‘o sicco.
Anche in quella circostanza, i finanzieri di Torre Annunziata, trovarono il giovane in possesso di un’arma con matricola abrasa e colpo in canna, nascosta sotto il sedile della Smart, guidata da un altro elemento di spicco del clan del Lotto O.