L’emergenza covid torna a minacciare la salute degli italiani, ma anche e soprattutto le attività commerciali.
Con la Campania maglia nera d’Italia e il governatore De Luca che introduce il presagio di un nuovo lockdown, la categoria che risente maggiormente delle misure fin qui adottate per contenere i contagi da covid è quella dei ristoratori e dei gestori dei locali.
La movida, fin da subito nel mirino del governatore della Campania, vive il suo weekend più critico, in virtù della chiusura anticipata, imposta dall’ultima ordinanza firmata da De Luca. Un provvedimento che costringe i ristoratori a lavorare destreggiandosi tra mille difficoltà e disagi, così come racconta il maestro pizzaiolo Errico Porzio, titolare di sei locali in Campania: “Tutti i punti vendita Porzio, soprattutto nel weekend, stanno andando incontro a numerose difficoltà, soprattutto per il fatto che il venerdì e il sabato regna l’abitudine di uscire di casa più tardi, quindi riuscire ad accontentare tutti i clienti entro le 23 diventa davvero un’impresa ardua. E’ una vera e propria corsa contro il tempo quella che siamo chiamati a sostenere. Oltre ad essere molto più stressante, lavorare in queste condizioni ci sta penalizzando anche in termini di efficienza dei servizi offerti, nostro malgrado. Siamo costretti ad “arronzare” i clienti a tavola ed è davvero difficilissimo gestire le persone in attesa all’esterno del locale, assicurandosi che rispettino i protocolli di sicurezza e il distanziamento sociale. Non so più come fare per lavorare in condizioni decenti, in questo clima è troppo facile incorrere in sanzioni e giorni di chiusura, per quanto questo sia un vero e proprio paradosso. Considerando il momento di crisi economica che stiamo affrontando, lo Stato anziché aiutarci e supportarci, minaccia di “punirci” con sanzioni e giorni di chiusura.”
Ad inasprire ulteriormente il clima giunge l’annuncio del ministro della salute Roberto Speranza che ha dichiarato alla stampa che sono in arrivo nuove misure più drastiche, al vaglio del governo proprio nel corso di queste ore e che mireranno a limitare ulteriormente la movida.
Speranza anticipa che il nuovo Dcpm potrebbe vietare l’attesa e le soste all’esterno di bar e ristoranti per stroncare sul nascere il rischio di assembramenti.
Una decisione che, se adottata, rischierebbe di sancire il tracollo definitivo per molte attività ristorative, secondo quanto dichiarato dal pizzaiolo Errico Porzio che annuncia una scelta altrettanto drastica, laddove il governo dovesse varare l’ennesimo provvedimento destinato a penalizzare l’ attività dei ristoratori: “vietare la sosta all’ingresso dei locali sarebbe la mazzata definitiva. Se il governo centrale dovesse effettivamente intervenire introducendo questa restrizione che vieta l’attesa all’esterno dei locali, chiuderò sicuramente la pizzeria di Soccavo che è il locale più esposto al rischio di assembramenti, in virtù delle tantissime persone che, per fortuna, raggiungono la mia pizzeria tutti i giorni e particolarmente nel weekend. Per quanto riguarda gli altri locali, quindi le pizzerie di Aversa, Vomero e Salerno e la focacceria in via dell’Epomeo, valuterò gradualmente il da farsi, monitorando con occhio vigile la situazione, perchè ribadisco il concetto: incorrere in una sanzione sarebbe una mazzata difficile da smaltire, in un momento storico già così delicato.“