Mancano ormai poche ore alla firma del nuovo Dpcm, destinato a sciogliere ogni dubbio in merito al Natale e al capodanno che gli italiani si apprestano a vivere.
Più regioni in zona gialla, anche se l’obiettivo centrale del governo è portare tutte le regioni ad un allentamento delle restrizioni che gli consentirà di rientrare in zona gialla, anche se il Dpcm in arrivo il prossimo 3 dicembre – secondo le indiscrezioni fin qui trapelate- introdurrà qualche apertura.
Le prime indiscrezioni sono emerse dopo l’incontro finale tra il governo e le Regioni seguito da quello del premier Giuseppe Conte con i capigruppo. La nuova stretta voluta con l’ultimo Dpcm sta sortendo gli effetti auspicati e quindi non ci sarà bisogno di introdurre misure più rigide. Anzi, in procinto delle festività natalizia probabilmente sarà introdotta qualche concessione, anche se l’obiettivo resta quello di evitare una terza ondata a gennaio.
Nel nuovo Dpcm, che entrerà in vigore dal 4 dicembre fino al 6 (o al 10) gennaio, il governo autorizzerà i ricongiungimenti familiari. Un provvedimento una tantum, limitato alle occasioni delle feste e con l’unico scopo di riunire i parenti con persone anziane o sole. Varrà anche per chi, come chi lavoro o studia fuori dalla sua regione di residenza, vorrà stare con la sua famiglia di origine. Non è ancora chiaro invece se sarà previsto un numero massimo di commensali a tavola.
A chi tornerà dall’estero nei prossimi giorni basterà sottoporsi al tampone, come sta accadendo dalla scorsa estate.
Altrettanto possibile che vengano introdotte limitazioni specifiche sul Natale per assicurare copertura normativa alle restrizioni delle libertà personali.
La sera del 24 dicembre la tradizionale Messa di Mezzanotte sarà anticipata alla 20, su questo c’è già un’intesa di massima con la Cei, ancora da ratificare. Resta il coprifuoco alle 22 sia per il 25 dicembre che per la notte di Capodanno. Restano vietate le feste all’aperto e in piazza. Vietati gli spostamenti tra regioni a partire dalla settimana di Natale.
I ristoranti e i locali pubblici almeno nella zona arancione, potrebbero rimanere aperti solo a pranzo come già succede nelle zone gialle mentre gli impianti sciistici rimarranno chiusi. Proprio oggi è arrivata la conferma che anche in Austria sarà così, mentre per ora Svizzera e Slovenia, tra i Paesi confinanti, tengono aperto. Alberghi di montagna chiusi per tutte le vacanze natalizie e quarantena per chi decide di trascorrere le vacanze all’estero. Il governo punta a blindare l’Italia «per evitare di ripetere a Natale gli assembramenti e i contagi da Covid-19 di Ferragosto». Molto probabilmente il governo deciderà di far scattare queste nuove disposizioni dal 20 dicembre e mantenerle fino al 10 gennaio.
Per quanto riguarda la scuola, Conte vorrebbe consentire il ritorno in classe ai ragazzi delle Superiori dal 14 dicembre (ma solo per 5 giorni in attesa delle vacanze di Natale), anche se al momento resta solo una proposta.