L’inflazione in rialzo torna a preoccupare gli investitori, dopo un lungo periodo di crescita moderata o negativa. Secondo Eurostat, a gennaio 2021 è stato registrato un aumento dello 0,9% nell’Eurozona, un risultato nettamente in controtendenza rispetto al -0,3% rilevato a dicembre 2020. Lo shock dell’inflazione è un timore sempre più reale, nonostante le recenti rassicurazione di Christine Lagarde, presidente della BCE, in merito alla prosecuzione dei programmi di supporto all’economia da parte dell’Istituto di Francoforte.
Anche la FED non sembra per il momento voler modificare le sue politiche monetarie, mantenendo di fatto un approccio morbido nei confronti dell’inflazione. Secondo il numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, i timidi segnali di miglioramento dell’economia USA non offrono ancora margini per una modifica dei programmi monetari della FED. Per gli analisti un aumento deciso dei prezzi non sarà immediato, ma bisognerà aspettare la seconda metà del 2021 per vedere un’accelerazione dell’inflazione.
Come prepararsi in vista dell’aumento dell’inflazione
Per gli esperti di WebEconomia.it, portale specializzato su investimenti finanziari e trading, è fondamentale cominciare subito a prepararsi in vista di un ritorno dell’inflazione. In particolare, bisogna monitorare con attenzione i dati macroeconomici, soprattutto quando diventeranno operativi i piani di stimoli europei e statunitensi, con il Next Generation EU e il pacchetto di aiuti da 1.900 miliardi di dollari voluto dal neo presidente USA Joe Biden.
L’impatto di questi programmi potrebbe far ripartire l’economia, con ricadute sui consumi e la produzione industriale, provocando un incremento dei prezzi e il ritorno dell’inflazione. Tuttavia le opinioni degli analisti sono divergenti su questo punto, infatti non mancano le opinioni che indicano come l’offerta monetaria e gli stimoli non incideranno sui consumi, ma appena sul risparmio e gli investimenti, come dimostrato dall’utilizzo dei fondi negli Stati Uniti nella seconda metà del 2020.
Ad ogni modo, l’attesa per un aumento di oltre il 2% dell’inflazione torna ad essere uno scenario plausibile, come suggerito dalle stime del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, con la previsione di un’inflazione al 3% per la Germania nel 2021, ben al di sopra del target BCE del 2%. Queste prospettive richiedono cautela negli investimenti, soprattutto per le obbligazioni di lunga scadenza a tasso fisso, come i bond a 10 anni o i titoli ancora più lunghi, preferendo asset indicizzati all’inflazione in quanto offrono una maggiore protezione.
Per quanto riguarda gli investimenti più promettenti con il possibile recupero dei prezzi ci sono le materie prime, come dimostrato dal rally del prezzo del petrolio delle ultime settimane. Anche le criptovalute rappresentano un investimento difensivo in questo momento, considerando ovviamente i rischi legati alla volatilità di questi asset non regolamentati. Per il mercato azionario è necessario valutare in modo accurato le quotazioni, con molti titoli sopravvalutati oggi che potrebbero essere penalizzati dal rialzo dei rendimenti dei titoli decennali.
Trading online e azioni: cosa fare con l’inflazione?
Il possibile incremento dei prezzi durante il 2021 richiede la pianificazione di strategie adeguate, per proteggere il capitale dell’erosione inflattiva e investire in asset in grado di offrire una tutela ottimale. La prestazione over-performing di Wall Street costituisce senz’altro un problema per un piccolo investitore, per questo motivo molti analisti consigliano di concentrarsi sulle borse europee, in grado di offrire margini di crescita migliori dopo una situazione ad un anno piuttosto piatta.
Un aspetto importante riguarda i titoli value, ovvero le azioni con un rapporto basso tra prezzo e utili, i quali potrebbero garantire migliori performance tenendo conto del nuovo scenario rispetto ai titoli growth, la cui spinta potrebbe essere meno incisiva dopo un lungo periodo di crescita. Naturalmente, è indispensabile effettuare interventi di money management sul portafoglio, per equilibrare gli asset e prepararsi non solo al ritorno dell’inflazione, ma anche all’influenza delle nuove politiche di stimoli.
I programmi negli Stati Uniti e in Europa favoriranno alcuni settori strategici, come la trasformazione digitale, la transizione energetica e l’economia verde, perciò bisogna valutare le aziende che potrebbero inserirsi in questo contesto e trarne i maggiori benefici per la crescita del business. Con il trading online è possibile proteggere le posizioni lunghe, usando CFD e Futures per tutelarsi contro le oscillazioni di breve termine, rendendo essenziale una corretta pianificazione finanziaria per evitare di mettere a rischio la sostenibilità del capitale.