Nel comune vesuviano di Marigliano, continua il percorso di legalità intrapreso da mesi dall’amministrazione locale in concerto delle forze dell’ordine. Un percorso che vede l’amministrazione riappropriarsi del patrimonio comunale che notoriamente la camorra occupa con la forza, a discapito di tante, tantissime famiglie oneste che si vedono negare il diritto alla casa.
Quattro case sfollate e riassegnate nel giro di sei mesi: si sintetizza così l’operato della polizia locale di Marigliano, sotto le direttive del comandante Emiliano Nacar, in concerto con l’ufficio patrimonio del ing. Ciccarelli e gli esponenti dell’amministrazione locale che indirizzano il loro operato in un’unica direzione, mirando a contrastare il dilagare delle notorie pratiche di occupazione coatta degli alloggi di edilizia popolare. Non è un mistero che uno dei business d’oro della camorra sia proprio la compravendita di case Iacp, una pratica che si protrae pressochè indisturbata da decenni e che matura non tenendo minimamente conto delle disposizioni introdotte dalle normative relative alle assegnazioni dei suddetti alloggi, lasciando così che a prevalere siano le logiche camorristiche, favorendo gli interessi dei clan che così possono allestire dei veri e propri fortini in rioni che, invece, sono nati con l’intento di garantire il diritto alla casa alle famiglie indigenti. E’ così che a Napoli e provincia si registra il forte radicamento nei rioni di edilizia popolare di clan camorristici che riescono facilmente a costruire veri e propri bunker, dove la criminalità dilaga e molto spesso le forze dell’ordine faticano ad imporsi.
Non è il caso del comune di Marigliano che in uno dei luoghi simbolo della malavita vesuviana, il rione Pontecitra,roccaforte del boss Luigi Esposito detto lo sciamarro, attualmente detenuto al 41 bis, sta riaffermando con un forte e continuo potere risolutivo, il ripristino della legalità, colpendo la camorra proprio dove fa più male: riappropriandosi degli alloggi occupati in maniera coatta per riassegnare gli alloggi a famiglie che, di contro, risultano in possesso di tutte le carte in regola per vedersi consegnare una casa di proprietà del comune.
Durante la giornata di mercoledì 10 marzo è stata consegnata la quarta casa nel rione Pontecitra.
In questa ultima circostanza, per garantire il passaggio tra vecchio assegnatario e la nuova famiglia avente diritto, si è pensato con successo di far presidiare la dimora ad un istituto di vigilanza per il tempo strettamente necessario alla consegna.
“È in atto inversione di tendenza ormai – dichiara il comandante Emiliano Nacar – e la gente che cerca il sostegno delle istituzioni non può e non deve essere lasciata sola. Il fenomeno continuerà ad essere attenzionato – aggiunge Nacar – e si cercherà di procedere a nuove assegnazioni per gli aventi diritto.”