Come di consueto, lo scorso venerdì l’Iss ha reso noti dati del monitoraggio settimanale che vengono analizzati dalla cabina di regia per l’assegnazione delle regioni nelle diverse fasce, tenendo conto del fatto che fino al 30 aprile resteranno in vigore solo la zona rossa ed arancione.
Da lunedì 29 marzo, oltre a Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e alla Provincia Autonoma di Trento che resteranno in zona rossa per altre due settimane, nelle stesse condizioni si uniranno anche Valle d’Aosta, Calabria e Toscana.
L’unica Regione che vedrà un miglioramento è il Lazio, col passaggio dal rosso all’arancione il 30 marzo, perché in questa data scade il precedente decreto che era stato emanato il 15 marzo. Quindi riapriranno le scuole, anche se solo per due giorni.
Il 3, 4 e 5 aprile 2021, su tutto il territorio nazionale, si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse.
La mappa cambierà così: Toscana, Calabria e Val d’Aosta in zona rossa a partire da lunedì 29 marzo, mentre il Lazio passa in arancione da martedì, mentre il 3, 4 e 5 aprile tutta Italia sarà in zona rossa.
Questa settimana l’indice Rt nazionale cala da 1.16 a 1.08.
Inoltre, l’ordinanza del ministro Roberto Speranza che metteva moltissime regioni in zona rossa dal 15 marzo aveva validità di 15 giorni, quindi scade a mezzanotte di lunedì 29 (e non domenica 28). Tuttavia, mentre per il Lazio la ‘promozione’ in arancio scatterà martedì 30 marzo (lunedì pertanto scuole sempre chiuse così come barbieri e parrucchieri), i nuovi provvedimenti firmati dallo stesso Speranza per Toscana, Calabria e Valle d’Aosta scatteranno da lunedì 29 marzo.