La camorra torna a far sentire la sua presenza a Ponticelli e lo fa modo fragoroso e plateale, mettendo la firma su uno spettacolo di fuochi d’artificio che si è protratto per più di mezz’ora nel Rione Lotto 0, fortino del clan De Luca Bossa.
Una performance che ha preso il via durante la serata di venerdì 4 giugno, poco dopo le 22.30. Ad aprire la sequenza di botti e fuochi d’artificio che si sono alternati per circa un’ora, una forte esplosione, molto simile a quella di una bomba. Un rumore assordante, udito a diversi chilometri di distanza e che ha risvegliato negli abitanti del quartiere la paura delle bombe che di recente si sono alternate per diversi giorni, proprio intorno a quell’ora.
Probabilmente, il sonoro boato è scaturito dall’esplosione di un petardo o di un botto abbastanza potente, seguito da una pioggia incessante di fuochi d’artificio.
Uno spettacolo pirotecnico che palesa il desiderio del clan De Luca Bossa di accendere i riflettori sul rione Lotto O per far sì che “tutti” sappiano che in quella sede c’era qualche valido ed importante motivo per festeggiare.
Un segnale eclatante che senza dubbio assume un significato preciso nel fitto mosaico di eventi che si sono alternati di recente, nell’ambito della faida per il controllo del territorio scoppiata lo scorso settembre e che vede i De Luca Bossa, forti dell’appoggio di altri clan della zona orientale di Napoli, contrastare l’atto di ribellione del clan De Martino, non più intenzionato a ricoprire un ruolo marginale nell’ambito della scena camorristica locale.
Proprio una nuova e potente alleanza, utile a rilanciare le quotazioni del clan fondato da Tonino ‘o sicco, potrebbe essere il motivo del fragoroso festeggiamento. I fuochi d’artificio esplosi la scorsa notte potrebbero infatti celare l’annuncio di una nuova era per il clan del Lotto O che avrebbe così comunicato “ai buoni e ai cattivi” l’imminente ritorno in scena per recuperare la leadership camorristica del quartiere, messa in discussione proprio dalla dichiarazione di guerra da parte del clan De Martino. Il dato certo è che, a prescindere dal fattore scatenante, i De Luca Bossa hanno sentito l’esigenza di rimarcare la loro presenza, oltre che la forza del clan, mettendo la firma su un’azione plateale in quel bunker troppo spesso violato di recente dalle incursioni armate dei killer rivali che in più di una circostanza hanno compiuto delle “stese”. Un clan che si mostra tutt’altro che disposto ad uscire di scena, seppure fortemente indebolito e rimaneggiato dagli arresti che lo scorso ottobre hanno tradotto in carcere le figure apicali dell’organizzazione, ai quali si sono aggiunti i recenti provvedimenti che hanno tradotto in carcere i tre soggetti ritenuti responsabili del lancio dell’ordigno che poteva provocare una strage in via Esopo, nel fortino del clan De Martino.
Uno spettacolo pirotecnico che introduce un segnale piuttosto inquietante e che lascia facilmente presagire che il clima di calma apparente subentrato in seguito all’escalation di bombe e “stese”, potrebbe essere destinato ben presto a cedere il posto a nuove e ben più eclatanti fibrillazioni.