Sono diventate subito virali ed hanno rapidamente fatto il giro del mondo, le immagini che hanno ritratto un marine mentre prendeva un neonato dalle braccia del padre e lo faceva passare sopra il filo spinato del muro di cinta dell’aeroporto di Kabul.
Immagini fortissime che hanno commosso l’intero pianeta, diventate il simbolo più eloquente del dramma e della disperazione del popolo afghano che cerca di fuggire dal Paese tornato sotto il dominio dei talebani.
Secondo quanto riferito da Al Jazeera, il portavoce del Pentagono John Kirby ha detto che ai marines era stato riferito che il bambino era malato. “Il genitore ha chiesto ai marines di prendersi cura del bambino”, ha detto ai giornalisti. “Quindi il marine che vedete allungarsi oltre il muro l’ha portato nell’ospedale norvegese che si trova all’aeroporto. Hanno curato il bambino e l’hanno restituito al padre”. Kirby ha riferito di non sapere l’identità della famiglia o il loro status, se fossero parte del programma speciale di immigrazione in Usa per gli afgani che lavoravano per gli americani, o se fossero ad alto rischio per i talebani.
L’unico dato certo è che il neonato è tornato tra le braccia dei genitori.