
Gli altri bersagli da colpire erano le forze dell’ordine e i “Palazzi del potere” a cui contestano di portare avanti un “disegno di sistema del dominio”.
Nel corso delle perquisizioni presso le abitazioni dei soggetti indagati, gli agenti della Polizia di Stato hanno trovato armi da fuoco, coltelli e bastoni. Le perquisizioni sono scattate a Milano, Bergamo, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia. Oltre alle abitazioni, sono stati controllati anche pc, cellulari, tablet e account social. Le indagini, coordinate dalla Procura di Milano, sono state condotte dalla Digos e dalla polizia postale.
Gli indagati (5 donne e 3 uomini) sono membri attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri”, nel quale venivano progettate azioni violente da realizzare – anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te – in occasione delle manifestazioni ” No Green pass” organizzate su tutto il territorio nazionale, in particolare quella in programma nella Capitale per le giornate dell’ 11 e 12 settembre.
In un messaggio diffuso dalla polizia, un attivista No vax ha fornito l’indirizzo dell’abitazione del premier Mario Draghi, precisando la provenienza da una “fonte non sicura”. In un altro passaggio delle chat, un utente progetta un attacco al Parlamento attraverso “un piccolo drone pilotato a distanza da uno dei tetti di Roma. Un 500 grammi di tritolo e lo lasci cadere durante una seduta. Non resterà nessuna prova e farà il suo effetto”.
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