
Allarme condiviso da Giuseppe Scialla, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Campania che ha spiegato “sono 17mila gli alunni che mancano all’appello in Campania perché le restrizioni dettate dal covid hanno alimentato la dispersione scolastica e con essa una serie di patologie e problematiche negative, occorre motivare i ragazzi ad andare a scuola”.
Per il deputato Gianluca Cantalamessa, componente della Commissione Bicamerale Antimafia “è fondamentale che lo Stato evidenzi la relazione tra devianze minorili, ritorno alla scuola, allontanamento e reati commessi da minorenni tanto che dall’inizio dell’anno al 15 agosto sono 25mila i reati commessi da minorenni di cui molti di violenza sessuale, è chiaro che c’è una relazione con l’assenza dalla scuola. Inoltre oggi non ci sono modelli positivi a cui i giovani possano ispirarsi, dalle serie televisive ai videogiochi vince chi uccide i poliziotti o delinque, un’inversione dei punti di riferimento che senza scuola diventa terreno di raccolta per le criminalità organizzate che approfittano dell’età non imputabile dei ragazzi per far commettere loro reati”.
Un dibattito acceso che ha visto l’apertura dei lavori e le conclusioni affidate al sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso nel giorno in cui sono tornati in classe 4,5 milioni di ragazzi. “Riscontri positivi soprattutto in merito alla verifica del green pass nonostante chi presagiva disastri dal punto di vista organizzativo ed informativo” ha detto Sasso sottolineando che “siamo di fronte ad una sfida dalla quale non passa il successo del governo ma quello del paese e dopo 18 mesi di deprivazione culturale e le ingenti risorse che il governo Draghi ha messo a disposizione adesso c’è la forza dei numeri con il piano vaccinale che soprattutto in Campania ha sfiorato il 100%, con una comunità scolastica, dagli studenti ai lavoratori tutti della scuola, personale docente, educativo e ATA che hanno mostrato senso di responsabilità, quindi quest’anno parte sono i migliori auspici”.
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