San Gennaro salta l’appuntamento con il prodigio della liquefazione del sangue.
Così come era già successo il 16 dicembre del 2020, anche oggi il prodigio non è avvenuto.
Quello del 16 dicembre è il terzo “miracolo” di San Gennaro atteso nel corso dell’anno e avviene, secondo la tradizione, in ricordo dello scampato pericolo della città il 16 dicembre 1631, quando un’eruzione del Vesuvio sarebbe stata “fermata” dall’esposizione in processione del sangue e del busto di San Gennaro.
Quello che avviene il 16 dicembre è il cosiddetto “miracolo laico” perché gestito direttamente dalla Deputazione di San Gennaro presieduta dal sindaco di Napoli.
Il mancato prodigio da parte del santo, viene interpretato come un cattivo presagio dai napoletani. Il sangue rimase solido nell’ampolla anche nell’anno del terremoto, il 1980, così come prima della Seconda guerra mondiale, e anche nel 1973, l’anno del colera. Quando invece la liquefazione avviene, si associa a un evento positivo.